La Premier Giorgia Meloni a Baku è intervenuta alla sessione plenaria della 29esima Conferenza Onu sui cambiamenti climatici, Cop29, e ha espresso con il suo stile inconfondibile che attualmente non c’è una singola alternativa ai combustibili fossili, “dobbiamo avere una visione realistica globale”.
La popolazione mondiale arriverà a 8.5 miliardi nel 2030 e il prodotto interno lordo globale raddoppierà nel decennio. Questo spingerà i consumi energetici, considerando anche la domanda in crescita per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale.
“Abbiamo bisogno di un mix energetico bilanciato, per rafforzare il processo di transizione”, spiega Meloni, “dobbiamo usare tutte le tecnologie a disposizione, non solo le rinnovabili ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della Co2 e in futuro la fusione nucleare, che potrà produrre energia pulita, sicura e illimitata”.
“Sappiamo che potremmo non beneficiare personalmente dei risultati degli sforzi che stiamo compiendo. Ma non è questa la cosa importante. Sono una madre e come madre niente mi dà più soddisfazione di quando lavoro per politiche che consentiranno a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un posto migliore”.
Dal palco della Cop29 di Baku Giorgia Meloni lancia il suo messaggio: lavoreremo per ottenere nuovi obiettivi di finanza, destiniamo già gran parte degli oltre quattro miliardi del fondo per il clima al continente africano e promuoveremo il coinvolgimento delle banche di sviluppo.
Ma è fondamentale un approccio pragmatico e non ideologico, prosegue la premier, che spiega: “La decarbonizzazione non vada in conflitto con la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociale”.
“L’uomo deve restare al centro di ogni decisione“, è il concetto di base che ribadisce la Presidente del Consiglio.