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Mestieri artigiani: più attenzione per la persona, manutenzione della casa, mobilità, cura del verde e servizi digitali

Meno spazio a trasportatori, elettricisti, falegnami, servizi di lavanderia, panettieri e idraulici. Secondo un’elaborazione di Unioncamere e InfoCamere, a partire dai dati del Registro delle Imprese, è cambiata lungo queste direttrici – negli ultimi cinque anni – la mappa dei mestieri artigiani nel nostro paese.
Un comparto, quello artigiano, che complessivamente conta poco meno di 1,3 milioni di imprese (il 22 % del tessuto produttivo del Paese). In termini assoluti, il mestiere che ha fatto segnare l’espansione più consistente (8.802 imprese in più negli ultimi cinque anni) è quello degli estetisti, in cui sono inclusi i tatuatori e nail shop. A seguire troviamo i muratori (+3.451), i tassisti (+2.339), i serramentisti (+2.234) e i giardinieri (+1.934). Sulla scia della trasformazione digitale crescono anche gli specialisti in servizi ICT (1.317 imprese in più), espressione dei nuovi mestieri legati ad attività come l’e-commerce o la cyber sicurezza.

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