La Ministeriale di Milano è stata l’occasione per fare il punto su come i Paesi del G7 intendono affrontare le sfide del futuro della mobilità di fronte alla crescente instabilità globale.
Lo ha fatto da un lato, attirando l’attenzione sulla necessità di rafforzare i sistemi di trasporto contro shock futuri, dall’intelligenza artificiale alle crescenti tensioni geopolitiche, passando per le sfide del cambiamento climatico o di un attacco informatico. Dall’altro, identificando iniziative politiche efficaci e soluzioni efficienti per promuovere infrastrutture più moderne, efficienti e sostenibili.
Le infrastrutture e i sistemi di trasporto rappresentano infatti la spina dorsale della connettività globale, assicurano la libera circolazione di persone, beni e servizi e generano ricadute positive sulle società e sullo sviluppo economico. I Ministri dei Trasporti sono sempre più spesso chiamati a dare risposte immediate e concrete alla domanda di mobilità in uno scenario caratterizzato da crescente instabilità e da shock esogeni che mettono a rischio il sistema dei trasporti a livello globale. Le tensioni geopolitiche, i cambiamenti climatici e le trasformazioni prodotte dalla digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale richiedono un impegno nuovo dei Ministri dei Trasporti del G7, anche alla luce dell’impatto a livello economico e sociale, in particolare per i più vulnerabili, e dei rapporti con il Sud Globale.
Su queste e altre sfide per la mobilità e la connettività si è concentrata la discussione tra i Ministri. L’obiettivo è creare strumenti di coordinamento e cooperazione a livello G7 per aumentare il livello di preparazione e risposta in caso di eventi estremi e imprevisti, assicurando la continuità dei sistemi di trasporti e il diritto alla mobilità individuale e collettiva, pilastro delle società democratiche e liberali.