Un invito alle autorità e alle istituzioni legislative dei Paesi del G7 perché sostengano le iniziative educative nel vasto continente africano. A lanciare l’appello sono stati i missionari italiani convenuti all’incontro “Istruzione e formazione per lo sviluppo in Africa: il ruolo delle missioni”, svoltosi a Pescara, come parte degli eventi del G7 Sviluppo.
Seguendo l’indicazione di Papa Francesco che nel suo messaggio, a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, invitava i presenti “a perseverare nella promozione di una cultura dell’incontro, aperta al dialogo rispettoso, quali veri testimoni del Vangelo vivente della carità”, i religiosi hanno rivolto un appello alle istituzioni, ribadendo la necessità di lavorare per la promozione dell’innovazione, “per la formazione istituzionale e per la condivisione di saperi e tecnologie”, con l’obiettivo “di contribuire alla condivisione di conoscenza, valorizzando il ricco capitale umano di un continente in cui la stragrande maggioranza della popolazione è giovane”.
Secondo i dati delle agenzie dell’Onu e dell’Unione Africana (Ua), 98 milioni di bambini nella sola Africa subsahariana non vanno a scuola e l’86% del totale dei più piccola fatica a raggiungere l’alfabetizzazione di base entro i 10 anni. “Una percentuale – lamentano i missionari – che si è aggravata con la pandemia di Covid-19 e che ancora non riesce a decrescere”. Passa quindi dal tema dell’educazione, e a ribadirlo sono stati tutti gli intervenuti al forum, il futuro di un’intera generazione, per la quale la classe politica deve impegnarsi con ogni mezzo.
“Il Vangelo è formazione – ha ricordato monsignor Emilio Nappa, presidente delle Pontificie Opere Missionarie – e serve a dare forma alla persona che si autodetermina nella libertà, nella relazionalità”. Nappa ha auspicato, durante il suo intervento, la creazione di una “connessione strutturale” tra Chiesa e istituzioni per intervenire nei bisogni delle popolazioni che si assistono. Padre Giulio Albanese, giornalista e missionario comboniano, ha messo in evidenza l’impegno nella scolarizzazione in Africa, ma ha anche ricordato la forte diminuzione delle persone che partono in nome del Vangelo: “Dai 24 mila missionari del 1990 siamo arrivati oggi a 4mila” ha sottolineato monsignor Nappa.