Costituita da Caritas Ambrosiana e dalle parrocchie di Santa Maria Goretti e San Martino in Greco, la nuova Cers è una delle prime comunità energetiche rinnovabili e solidali della città di Milano, è stata promossa da Fondazione Banco dell’energia grazie alla donazione e al supporto tecnico di Edison .
I tre soci produrranno e scambieranno energia, gestiranno i benefici economici dell’operazione e svilupperanno nel territorio azioni educative e sociali. Il progetto contribuirà così alla transizione ecologica in una periferia metropolitana, alla tutela dell’ambiente e al contenimento del riscaldamento globale, contrasterà la povertà energetica1, rafforzando e innovando i legami comunitari.
Tra i soci della nuova Cers, due saranno produttori e autoconsumatori (Caritas e Goretti), mentre altre realtà saranno esclusivamente consumatrici di energia (due servizi Caritas nel quartiere di Greco, ovvero il Rifugio di via Sammartini e il centro diurno “Bassanini – La Piazzetta”, e la parrocchia di San Martino).
Gli impianti fotovoltaici, donati da Edison Energia, società del Gruppo Edison, per un valore complessivo di 270 mila euro e collocati sui tetti del Refettorio Ambrosiano, in piazza Greco, e della chiesa e della casa parrocchiale di Santa Maria Goretti, in via Melchiorre Gioia, hanno una potenza di circa 100 kWp2 ed è stato stimato che produrranno 107 MWh di energia, mentre l’energia consumata sarà circa 330 MWh.
“Sono particolarmente felice di partecipare alla presentazione di una delle prime Cers della città. Le comunità energetiche rinnovabili e solidali rispondono in pieno a uno degli obiettivi centrali del Piano Aria Clima, ovvero incrementare l’utilizzo di energie ecosostenibili superando la dipendenza da combustibili fossili e altre fonti di energia inquinanti. Per questo anche noi, come Comune di Milano, ci stiamo muovendo per la nascita delle prime comunità con partecipazione pubblica e anche noi stiamo lavorando in sinergia con il Terzo settore, partner come sempre fondamentale”, così l’assessora all’Ambiente del Comune di Milano Elena Grandi.
“La nascita della Cers, che rappresenta un segnale importante per il nostro Municipio, avviene nel solco di relazioni di comunità costruite nel tempo con cura e attenzione – dichiara il Presidente del Municipio 2 di Milano, Simone Locatelli – In questo solco di relazioni la questione ambientale assume un ruolo centrale in questo tempo non facile in cui sempre più la sfida ambientale diventa anche una questione sociale. La nascente comunità energetica raccoglie in pieno la sfida della transizione energetica coniugando sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, offrendo sostegno e creando inclusione. Inoltre, potrà essere di esempio e di impulso per la nascita di altre comunità energetiche nonché l’occasione di una ulteriore sensibilizzazione ai temi ambientali”.
“Le Comunità Energetiche rappresentano la nuova frontiera di impiego dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, sono uno strumento fondamentale contro la povertà energetica e un importante elemento di stimolo per tutti ad un utilizzo più consapevole ed efficiente dell’energia. – Ha dichiarato il Presidente del Gse, Paolo Arrigoni. – Il Gse, convinto dell’importanza del ruolo degli enti religiosi e del terzo settore nello sviluppo delle Cer, lo scorso aprile, ha supportato la Conferenza Episcopale Italiana nella realizzazione di un Vademecum volto a diffondere nelle parrocchie la conoscenza di queste configurazioni di autoconsumo diffuso che, permettendo a tutti sentirsi parte della transizione energetica, generano benefici sociali oltre che ambientali ed economici”.
“Oggi mettiamo a segno un altro importante traguardo, e lo facciamo al fianco del nostro partner Banco dell’energia e di Caritas Ambrosiana, realtà fortemente impegnata sul territorio milanese. Alla luce del nostro impegno come operatore responsabile, siamo orgogliosi di aver donato e messo in opera due impianti fotovoltaici per la realizzazione di questa Cers nel quartiere Greco, che consentirà a diverse strutture di raggiungere l’autosufficienza energetica“ ha dichiarato Massimo Quaglini, Amministratore Delegato di Edison Energia. “Oltre all’atto di donazione, ci impegniamo a offrire alle realtà del terzo settore nel territorio le nostre competenze tecniche per dare un supporto concreto. Lo faremo anche con il progetto “Inclusione in rete” spiegando come con piccoli gesti si possa fare la differenza per consumare meno e meglio“.
“La Chiesa universale, e in essa la Chiesa ambrosiana – ha ricordato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana –, sono da tempo impegnate nel tradurre in esperienze praticabili e sostenibili l’insegnamento dell’“ecologia integrale”, che papa Francesco ci ha consegnato nell’enciclica Laudato Si’. Fare comunità energetica significa allora non solo produrre energia in modo più pulito e distribuirla in modo più razionale, e non solo dare una mano a chi fatica a pagare le bollette e le utenze: significa provare a rendere più coesi e dunque vivibili un quartiere e una città, facendo delle battaglie ambientali un’occasione per ridurre, e non acuire, le diseguaglianze sociali“.
“La Comunità pastorale Giovanni Paolo II, cui fanno capo le due parrocchie coinvolte – ha concluso il parroco don Giuseppe La Rosa –, ha accolto il progetto con grande gioia ed entusiasmo. Siamo onorati di essere tra i promotori di SolEdarietà e garantiamo massimo impegno nella prosecuzione della collaborazione con Caritas, Banco dell’energia ed Edison. Dall’installazione degli impianti fotovoltaici ci attendiamo significativi benefici per il quartiere, traducibili nell’aiuto a tante persone fragili della comunità e nella sensibilizzazione di fedeli e concittadini al rispetto dell’ambiente. Vogliamo essere un piccolo, ma tangibile e fruttuoso esempio di come obiettivi sociali e ambientali siano praticabili, e soprattutto coniugabili“.