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Novità della Slovenia per il 2025: membro Esa, Nova Gorica Capitale Europea della Cultura e progetto “Valle dell’idrogeno” in realizzazione

Nostra intervista all’Ambasciatore Longar. “Il mercato italiano è tradizionalmente molto importante per le aziende slovene.  Le nostre esportazioni si concentrano maggiormente nel Nord Italia, ma stiamo lavorando per estenderle all’Italia centrale e meridionale” – queste le parole dell’Ambasciatore della Slovenia in Italia, Matjaž Longar, che ha voluto  rilasciarci un’intervista per parlare della situazione congiunturale attuale della Slovenia, i rapporti con l’Italia e il suo ruolo economico in Europa.

Il 1° gennaio 2025 la Slovenia è diventata membro dell’Agenzia spaziale europea. Quali sono i progetti per questo settore?

L’adesione a pieno titolo della Slovenia all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è un risultato molto importante per il nostro Paese per i nuovi vantaggi e opportunità che ci porta. La Slovenia collabora con l’Esa dal 2009 e ha ottenuto lo status di associato nel 2020. Come ha affermato il Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea Josef Aschbacher in occasione della cerimonia di adesione della Slovenia a pieno titolo all’Esa, l’eccellenza scientifica e lo spirito imprenditoriale della Slovenia arricchiranno senza dubbio la missione comune.

Con un settore spaziale dinamico e in rapida crescita, la Slovenia mira a realizzare la sua visione: piccola sulla Terra, grande nello spazio. Oggi il settore spaziale sloveno riunisce più di 40 aziende e istituzioni attive in settori quali l’osservazione della Terra, lo sviluppo di materiali innovativi e l’intelligenza artificiale. I risultati principali includono tre lanci satellitari di successo (Nemo-HD, Trisat e Trisat R), lo sviluppo di tecnologie satellitari per la sicurezza e la comunicazione, e la cooperazione con gli attori globali come la Nasa.

Le aziende slovene utilizzano nuove piattaforme per consentire un’elaborazione avanzata dei dati satellitari, con un’ampia gamma di applicazioni dall’agricoltura alla difesa. La Slovenia sta inoltre sviluppando attivamente tecnologie per la salute umana, la robotica e le soluzioni per veicoli autonomi, mentre presso il Centro nordico Planica sta conducendo una ricerca pionieristica sull’impatto dell’assenza di gravità sull’uomo.

A proposito di Europa, in quale misura la Slovenia usufruisce di fondi europei e per quali progetti, nel 2025?

Con l’aiuto della Politica di Coesione Europea abbiamo già realizzato molti progetti che hanno contribuito in modo significativo ad uno sviluppo più rapido del nostro Paese.

In un periodo di dinamici cambiamenti, guidati dalla transizione verde e digitale, è fondamentale per la Slovenia agire per rendere l’economia e la società più resilienti, cogliere nuove opportunità e accelerare la transizione verso un’economia circolare altamente produttiva, a basse emissioni di carbonio. Con questo obiettivo sono stati stanziati, per la Slovenia, circa 3,2 miliardi di euro nel Fondo europeo di coesione per il periodo 2021 – 2027, con la possibilità di attingervi fino al 2029.

Tra i principali progetti di importanza strategica per la Slovenia possiamo citare in particolar modo quelli relativi allo sviluppo di infrastrutture per la ricerca, allo sviluppo di sistemi di sicurezza anti-inondazioni, nonché alla modernizzazione del sistema ferroviario e del mercato del lavoro.

Con i fondi europei si finanzia anche il programma Interreg VI-A Italia-Slovenia di cooperazione transfrontaliera che sta procedendo molto bene.

Che cosa ci può dire a proposito del progetto “Valle dell’idrogeno”?

L’obiettivo principale dell’iniziativa è creare un mercato per l’idrogeno verde sia dal lato della domanda che dell’offerta, rendendolo una fonte energetica competitiva per il futuro. I principali operatori del settore in Slovenia, Croazia e Italia (Friuli Venezia Giulia) stanno sviluppando progetti pilota per la produzione dell’idrogeno rinnovabile e del suo stoccaggio, distribuzione e utilizzo. Il progetto, dove il partner capofila è la società Holding Slovenske elektrarne (Hse), coinvolge enti pubblici e privati, principalmente aziende, università e istituti. Sono previsti investimenti attraverso la creazione di catene di valore tra i principali attori dei settori della mobilità (trasporti terrestri, marittimi e logistica), delle aree urbane e del manifatturiero. Il progetto ha ottenuto una sovvenzione di 25 milioni di euro nell’ambito del bando Horizon Europe.

Slovenia – Italia hanno volontà reciproca di collaborare nel commercio, industria, investimenti. Quali sono i numeri della cooperazione fra i nostri due Paesi?

Il mercato italiano è tradizionalmente molto importante per le aziende slovene. Il volume degli scambi commerciali tra i due Paesi ha raggiunto i 10,3 miliardi di euro nel 2024, collocando l’Italia al terzo posto tra i partner commerciali esteri, dopo la Svizzera e la Germania. Le esportazioni slovene si concentrano maggiormente nel Nord Italia, ma stiamo lavorando per estenderle all’Italia centrale e meridionale. L’apertura dei Consolati Onorari della Repubblica di Slovenia a Napoli e a Bari nel 2023 contribuirà a intensificare i rapporti commerciali, scientifici nonché culturali con il Sud Italia. Gli scambi di servizi infine hanno raggiunto 1,6 miliardi di euro.

Gli investimenti diretti italiani in Slovenia ammontavano a 1,5 miliardi di euro alla fine del 2023, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Gli investimenti si sono concentrati principalmente nei settori finanziario, assicurativo e manifatturiero. Negli ultimi anni, inoltre, si sta rafforzando anche la cooperazione nel campo della scienza e della ricerca.

L’Italia è il secondo mercato turistico mondiale per la Slovenia. Come si è svolto il 2024 e quali prospettive per il 2025 in questo comparto?

In termini di arrivi e pernottamenti di ospiti stranieri nel 2024, gli ospiti italiani sono al secondo posto, dopo i tedeschi, con un trend di crescita positiva. Prima della pandemia, l’Italia era al primo posto. Nel 2024, quasi 523.000 turisti italiani hanno visitato la Slovenia, per una quota pari al 10%, e sono stati registrati 1,1 milioni di pernottamenti. L’Italia rimane uno dei mercati prioritari per il turismo sloveno nella Strategia per il turismo sloveno (2022-2028).

L’ufficio di rappresentanza dell’Ente Sloveno per il Turismo a Milano svolge una serie di attività promozionali sul mercato italiano che vanno dalla pubblicità sui principali media nazionali e in televisione, alla presenza nelle fiere specializzate di settore, con lo slogan “verde, attiva, sana”. La Slovenia pone particolare enfasi sulle esperienze artistiche e culturali, organizzando diversi eventi sportivi di portata internazionale e offrendo possibilità di soggiorni all’aria aperta e una gastronomia d’eccellenza.

Nel 2025 ci aspettiamo un aumento dei turisti italiani; lo confermano anche gli agenti e i tour operator che hanno espresso grande interesse per la Slovenia durante il workshop del turismo sloveno organizzato a Roma lo scorso marzo. Inoltre, l’iniziativa Capitale europea transfrontaliera della cultura Nova Gorica – Gorizia 2025, con i suoi numerosi eventi culturali ed enogastronomici, è un ulteriore fattore di cooperazione tra i due Paesi e gode di grande interesse tra i turisti.

Valeria Bartolini

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