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Nuovo Btp Green 2037 del Ministero dell’Economia e delle Finanze

I Btp Green sono titoli di Stato italiani i cui proventi sono destinati al finanziamento di iniziative a del bilancio dello Stato (incentivi fiscali e spese) con ricadute ambientalmente sostenibili. Il relativo “Quadro di riferimento per l’emissione dei titoli di Stato Green” è stato pubblicato il 25 febbraio 2021 e definisce le categorie ambientali finanziate, in coerenza sia con i 6 obiettivi ambientali delineati dalla Tassonomia Europea delle attività sostenibili che con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Oss delle Nazioni Unite).

In quest’ottica, il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver affidato a Bnp Paribas, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Deutsche Bank A.G., NatWest Markets N.V. e UniCredit S.p.A il mandato per il collocamento di un nuovo Btp Green 30 ottobre 2037.

Le dimensioni del portafoglio di spese a cui attingere per tutte le emissioni del 2024, inclusive anche della riapertura in asta del Btp Green 2031 nel marzo 2024, si collocano in un range compreso tra 11,5 e 13,5 miliardi di euro, con una ripartizione indicativa tra le 6 categorie contemplate nel Quadro di riferimento come sotto evidenziato.

Ripartizione spese ammissibili per categoria    
– Cat. 1 Fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica ~ –
– Cat. 2 Efficienza energetica 48% – 53%
– Cat. 3 Trasporti 27% – 33
– Cat. 4 Prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare 7,5% – 8,5%
– Cat. 5 Tutela dell’ambiente e della diversità biologica 6,5% – 8,5%
– Cat. 6 Ricerca 4% – 5%

Per quel che concerne l’orizzonte temporale, il periodo considerato è rappresentato dal quadriennio comprensivo dell’anno in corso e dei tre anni precedenti, ma il peso relativo è per la maggior parte concentrato su spese sostenute nel corso del 2023 e 2024, con una distribuzione indicativa illustrata nella seguente tabella:

2021 2022 2023 2024
0,4% 3,5% – 4,5% 42%- 46% 44%-48%

Le voci di spesa relative agli anni passati si fondano su dati di consuntivo, mentre per il 2024 ci si basa su una stima che, partendo dagli stanziamenti di bilancio e dalle evidenze storiche, estrapola i probabili pagamenti effettivi che si verificheranno nell’anno.

Il bacino di spese ammissibili è costruito in maniera prudenziale, includendo soltanto quelle spese di cui è possibile ottenere una rendicontazione tempestiva e completa.(Mef)

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