Tre i pilastri della strategia delineata dal premier Li Qiang nel report presentato alle Due Sessioni, l’appuntamento politico annuale che riunisce l’Assemblea Nazionale del Popolo e la Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese. Il Piano di Pechino:
Lavoro e riforme per sostenere la crescita
Il tasso di disoccupazione nelle città dovrà rimanere sotto il 5,5%, con misure mirate a sostenere i giovani, i lavoratori migranti e le piccole imprese. Saranno aumentati i sussidi per la riqualificazione professionale, mentre il governo rafforzerà il sostegno alle aziende private e ai settori strategici per creare nuove opportunità di lavoro.
Mercato immobiliare: sostegno e riforme
Pechino punta a ridurre le restrizioni sugli acquisti di immobili nelle grandi città, incentivare la riqualificazione urbana e favorire il completamento delle abitazioni già in costruzione. Sono previste riduzioni dei tassi di interesse sui mutui e incentivi fiscali per chi acquista la prima casa.
Politica monetaria espansiva e investimenti esteri
Il governo adotterà una politica monetaria più accomodante, con tagli ai tassi di interesse e misure di liquidità per sostenere la crescita. Inoltre, verranno rafforzati gli strumenti di finanziamento per le piccole imprese e il mercato azionario. Sul fronte degli investimenti esteri, Pechino prevede l’eliminazione di tutte le restrizioni per il settore manifatturiero e l’apertura di nuovi settori strategici agli investitori internazionali, compresi telecomunicazioni, biotecnologie e sanità. L’isola di Hainan sarà trasformata in un hub commerciale di livello globale, con un regime fiscale agevolato e maggiore autonomia nei controlli doganali.
Modernizzazione delle campagne e lotta alla povertà
Un altro asse centrale è il rafforzamento delle aree rurali, con investimenti mirati all’agricoltura, alla digitalizzazione e allo sviluppo di industrie locali. Il governo stanzierà fondi per migliorare le infrastrutture e incentivare l’uso di tecnologie avanzate nell’agricoltura. Sul fronte sociale, la Cina punta a consolidare i progressi ottenuti nella lotta alla povertà estrema, con programmi di sostegno alle famiglie più fragili e un miglioramento dei servizi sanitari ed educativi nelle regioni più arretrate.
Consumi interni
Un elemento chiave sarà l’incremento dei consumi interni, con misure specifiche per stimolare la domanda e rafforzare il potere d’acquisto dei cittadini. Il governo cinese ha annunciato un piano per incentivare la spesa interna attraverso sgravi fiscali, sostegni mirati alle famiglie e una maggiore accessibilità al credito.
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