A Milano una agenzia di comunicazione anticipa i tempi rispetto agli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e si prepara ad acquisire crediti di Co2 grazie a un investimento nei boschi del Monferrato che fa anche da hub ispirazionale
“Festeggiamo i nostri Mille alberi e lo facciamo convinti che il futuro non è solo svilupparci nella gestione dell’informazione complessa, ma quella di meglio gestire il nostro polmone verde, che stiamo preservando e che vogliamo regalare alle attuali e future generazioni, un ecosistema in grado di contribuire all’abbattimento di oltre 50 tonnellate di Co2 all’anno, dove intraprendere percorsi a beneficio della vita professionale e dello sviluppo personale”, così Enea Nepentini, co-fondatore e Ceo di Consilium Comunicazione, agenzia dedicata all’immagine e alla reputazioni di importanti società italiane e internazionali, che anticipa in questo modo gli obblighi di rendicontazione della sostenibilità ambientale che toccheranno, a breve, anche le Pmi non quotate.
La foresta gestita da Consilium è ubicata tra le regioni Bossoleta, Prati e Presa di Rivalta Bormida, immersa nel tipico contesto agricolo dell’Alto Monferrato, tra vigneti e noccioleti a perdita d’occhio. Nella cornice di un’oasi naturalistica patrimonio Unesco, questo luogo è composto da un bosco, una tartufaia, un noccioleto e un orto, per un totale di 5 ettari. “Ci sono piante secolari, querce e alberi selvatici, in armonia con due piccole coltivazioni biologiche gestite in un’ottica totale di riciclo e recupero: i fertilizzanti che usiamo derivano dalla raccolta dell’umido del nostro ufficio milanese, in particolare dalla raccolta dei fondi di caffè, come pure dal falcio di altre piante gestite appositamente. C’è cura e rispetto totale per l’ecosistema, e stiamo lavorando anche per attirare maggiormente e favorire lo stanziamento degli insetti impollinatori”, spiega Simona Bravi, co-fondatrice di Consilium Comunicazione.
L’Hub di Consilium Comunicazione comprende anche un antico casolare, un vecchio deposito ristrutturato secondo i principi della bioedilizia, utilizzando materiali sostenibili e locali, come la pietra che riveste le mura e i pavimenti, e utilizzando fonti rinnovabili per l’approvvigionamento di energia, come i pannelli solari installati sui tetti.
“La gestione sostenibile delle risorse naturali è cruciale per mantenere la ricchezza biologica della regione del Monferrato e l’area di Poggiovest ne vuole essere un esempio virtuoso. Ma l’aspetto direi rivoluzionario di questo contesto ha oggi due declinazioni: non solo un luogo di ispirazione per noi di Consilium, in cui svuotare la mente e prendere decisioni efficaci, ma anche l’occasione per ridurre l’impatto quotidiano sul pianeta della nostra sede milanese”.