Esperto e docente di politica e di questioni latino e nordamericane, autore di numerosi articoli, interviste e recensioni, principalmente su storia e relazioni estere, Ryszard Schnepf ha, al suo attivo, una lunga esperienza da ambasciatore, ruolo che ha svolto in molti paesi, a partire dall’Uruguay, Paraguay, Costa Rica e altri paesi dell’America Centrale, per proseguire in Spagna e Stati Uniti fino ad approdare a Roma nel 2024.
Relazioni Internazionali di Tribuna Politica ed Economica ringrazia l’Ambasciatore per aver scelto la nostra testata per la sua prima intervista in Italia.
Ambasciatore Schnepf, innanzitutto un benvenuto cordiale nel nostro Paese. Conosce l’Italia?
Grazie di cuore per le parole di benvenuto! Viene da dire: chi al mondo non conosce l’Italia? L’Italia è simbolo di bellezza, arte, cultura, ma anche di accoglienza calorosa e energia positiva. In Polonia sentiamo il legame con l’Italia come molto speciale: per noi polacchi l’Italia non è solo una meta turistica da sogno, ma è un paese con cui condividiamo una profonda amicizia. È davvero difficile trovare un polacco che non sia stato almeno una volta nel vostro meraviglioso paese. E se non ci è ancora stato, sicuramente sogna di visitarlo.
Per quanto mi riguarda, ho avuto la fortuna di venire in Italia per la prima volta negli anni ’70. Nonostante il tempo passato, una cosa non è mai cambiata: l’Italia ha mantenuto il suo fascino unico e ineguagliabile. Tornare qui oggi, come capo della missione polacca è per me motivo di grande emozione. E vedere come le nostre relazioni siano cresciute e si siano rafforzate nel tempo è motivo di orgoglio sia per la Polonia che per me personalmente. Sono certo che nei prossimi anni continueremo a consolidare questa partnership, non solo a livello politico e economico, ma anche nel cuore della gente comune.
Relazioni bilaterali solide fra Italia e Polonia. Che previsioni, per il 2025, a proposito di scambi economico-commerciali fra i nostri due Paesi?
L’Italia è da decenni uno dei partner commerciali più importanti per la Polonia e lo dimostrano i numeri: nei primi sette mesi del 2024 l’interscambio commerciale ha superato i 19 miliardi di euro. Le relazioni economiche e commerciali sono caratterizzate da un forte dinamismo, grazie anche a profondi legami culturali e storici tra i nostri due paesi. La Polonia è un attore chiave nel contesto economico europeo e sono certo che le relazioni commerciali con l’Italia continueranno a espandersi. I flussi commerciali crescono e confermano il Bel Paese come nostro terzo partner a livello mondiale, dopo Germania e Cina. Ci sono sicuramente grandi margini per incrementare i rapporti tra i nostri due Paesi, per intensificare gli scambi e rafforzare la cooperazione in vari settori come innovazione tecnologica, aerospaziale, energie rinnovabili e economia digitale. Le imprese italiane sono ben radicate in Polonia e godono di un’ottima reputazione. Siamo sempre felici di accoglierle nel nostro paese.
Sul mercato polacco sono presenti 2 mila aziende a capitale italiano, è merito delle soluzioni fiscali del Governo che favoriscono l’insediamento delle imprese straniere?
La Polonia offre molto sia sul versante degli scambi commerciali che su quello degli investimenti diretti, è uno dei paesi Ue più attraenti per gli investimenti. Sono numerosi i fattori che favoriscono la scelta di investire nel nostro Paese. Eccone solo alcuni: ampio mercato interno, partecipazione al mercato unico, manodopera altamente qualificata, solido sistema bancario, infrastrutture, sistema normativo e fiscale favorevole, presenza su tutto il territorio di un’unica Zona Economica Speciale. La posizione geografica strategica rende la Polonia una base logistica ideale nel cuore dell’Europa e la colloca al centro delle principali direttrici europee per gli scambi commerciali. Essa consente a esportatori e investitori di avere immediato accesso a mercati limitrofi quali Germania, Paesi Baltici e buona parte dei paesi dell’Europa orientale. Questi fattori spiegano perché così tante aziende italiane abbiano deciso di stabilirsi in Polonia e il loro successo testimonia la forza della nostra economia.
Il governo polacco ha fatto della transizione green e della diversificazione delle fonti energetiche, una priorità. Quali sono gli obiettivi?
La Polonia ha ereditato dal suo passato un’industria pesante tradizionale, ma sta facendo passi da gigante verso il raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici dell’Ue. Stiamo lavorando costantemente sulla politica di sicurezza e sovranità energetica: lo testimoniano progetti importanti come il Baltic Pipe, l’espansione del terminale Gnl di Świnoujście o la costruzione del terminale Fsru nel Golfo di Danzica. Stiamo diversificando le nostre fonti energetiche e investendo molto nelle energie rinnovabili. Vogliamo incrementare in modo significativo la produzione di energia eolica, biogas e biometano, e stiamo esplorando l’energia nucleare come parte del nostro mix energetico.
Abbiamo anche il programma GreenEvo, attuato dal Ministero per il Clima e l’Ambiente, che promuove le migliori tecnologie verdi polacche. L’obiettivo è garantire una sicurezza energetica duratura e una transizione ecologica che sia vantaggiosa per tutti.
La Polonia è, tra i Paesi dell’Unione Europea, un grande utilizzatore di fondi comunitari, quali sono, invece. i programmi del Pnrr?
La Polonia ha iniziato la corsa ai fondi del Pnrr partendo dalle ultime posizioni. Siamo lieti che questi fondi siano stati finalmente sbloccati. Grazie a un enorme sforzo, siamo riusciti a richiedere il pagamento della la seconda e la terza rata del Pnrr. Siamo molto soddisfatti dei progressi fatti. Pur essendo ancora lontani dai paesi leader come l’Italia, se riusciamo a tenere il ritmo attuale, possiamo aspettarci di raggiungere il traguardo insieme agli altri. La maggior parte dei fondi del Pnrr è destinata alla trasformazione ecologica e energetica, alla diversificazione delle fonti energetiche o all’aumento dell’uso di fonti energetiche alternative. Gran parte di questi fondi saranno destinati alla ricostruzione delle regioni più colpite dalla pandemia e sono un’enorme opportunità per le comunità locali. Il nostro obiettivo è garantire che ogni regione abbia le stesse opportunità di sviluppo e di accesso ai servizi. Il Pnrr offre opportunità anche nell’ambito sociale, come programmi di riqualificazione di cui potranno beneficiare coloro che saranno costretti a cambiare lavoro e aumentare le loro competenze, ad esempio in ambito digitale.
Infine, ma non da ultimo, il vice ministro Edmondo Cirielli, si è recato recentemente in visita a Varsavia, dove ha incontrato il sottosegretario di Stato Marek Prawda. Il dialogo bilaterale è stato politico o economico?
La visita del vice ministro Cirielli a Varsavia è stata un’importante occasione di confronto e dialogo in cui politica e economia si sono intrecciate. Entrambi i Paesi hanno riaffermato la loro volontà di cooperazione su temi chiave dell’agenda europea, con particolare attenzione alla sicurezza e alla stabilità nella regione. Italia e Polonia condividono preoccupazioni comuni e una visione pragmatica su molti fronti geopolitici, inclusa la sicurezza energetica e la difesa. Un punto di forte convergenza è il nostro comune sostegno all’allargamento dell’Unione Europea, verso i Balcani occidentali e verso Est. Sia l’Italia che la Polonia credono fermamente che un’Ue più ampia e inclusiva, che accolga nuovi membri, possa garantire maggiore stabilità, sicurezza e prosperità per tutto il continente. Questo è un tema cruciale, non solo per il rafforzamento dell’integrazione europea, ma anche per la promozione di un’Europa più coesa e capace di affrontare le sfide globali.
Sul piano economico, l’incontro ha confermato la volontà di approfondire la cooperazione in settori strategici come energia verde, infrastrutture e tecnologie innovative, esplorando nuove opportunità di investimento e sviluppo nell’ambito di una crescita sostenibile.
La volontà di rafforzare ulteriormente i nostri rapporti bilaterali si è concretizzata anche nella recente visita del ministro degli esteri polacco Radosław Sikorski che a Roma ha incontrato il ministro Tajani. È un’ulteriore dimostrazione della comune determinazione a rafforzare la cooperazione tra i due Paesi a livello politico ed economico, soprattutto in vista della presidenza polacca di turno dell’Ue che inizierà a gennaio.
L.R.
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