L’analisi evidenzia la consapevolezza ormai acquisita da parte del turista,alla ricerca di esperienze green & social, e tutte le azioni da avviare per trasformare il turismo da risorsa economica a fattore di sviluppo armonico in chiave sociale e ambientale
Il turismo enogastronomico è una leva strategica di sostenibilità. Contribuisce ad accrescere l’attrattività della destinazione e la reputazione delle produzioni locali, crea ricchezza diffusa e nuove opportunità per le filiere del turismo e dell’agricoltura, sostiene processi di riscoperta, tutela e valorizzazione del patrimonio enogastronomico, aumenta la qualità e la sicurezza del cibo favorendo un approccio carbon neutral.
Il Rapporto Turismo Enogastronomico e Sostenibilità, a cura di Roberta Garibaldi, con i contributi dei maggiori esperti nazionali ed internazionali ed il supporto di Unioncamere e Rete Valpantena, è stato presentato a Salerno all’evento Agrifood Future.
“Il Rapporto evidenzia da una parte il cambiamento della domanda, con un consumatore sempre più orientato verso una condotta sostenibile che porta a scelte precise di destinazione, attività svolte e conseguenze socio-ambientali”, afferma Roberta Garibaldi autrice del Rapporto e, dall’altr, la necessità di un cambio di passo a livello di visione strategica dell’offerta. Si avverte il bisogno di azioni politiche in grado di gestire i flussi in modo più sostenibile, rilanciare in ottica green e social le economie del cibo dalla produzione al consumo, … In sostanza, passare all’azione”. “Siamo molto fieri che Agrifood Future sia stato scelto come cornice per presentare il Rapporto”, ha commentato Alex Giordano, direttore scientifico dell’evento. “Siamo alla prima edizione, ma siamo certi che sarà destinata a consolidarsi come appuntamento di riferimento nel settore dell’agroalimentare in ottica ecosistemica: il cibo è parte integrante e fondamentale dell’offerta turistica.”