Il settore delle biotecnologie potrebbe contribuire per 416 miliardi di dollari all’economia degli Stati Uniti entro il 2030, secondo un rapporto della Biotechnology Innovation Organization, evidenziato da Agenzia Ice Los Angeles.
Attualmente, la “bioeconomia” genera un impatto diretto di 210 miliardi di dollari e indiretto di 830 miliardi, sostenendo circa 430.000 posti di lavoro. Il rapporto analizza le biotecnologie animali, vegetali e biologiche, evidenziando fattori di crescita e ostacoli. I bioprodotti, tra cui materiali e polimeri bio-based, biofertilizzanti e biocarburanti, potrebbero raggiungere un fatturato di 345 miliardi di dollari nel 2030, sostenuti da programmi governativi e domanda di prodotti sostenibili. Tuttavia, sfide come l’integrazione con catene di fornitura asiatiche e barriere regolatorie potrebbero ostacolare la crescita.Il settore animale, in crescita del 10% annuo, potrebbe arrivare a 39 miliardi di dollari, ma deve affrontare regolamentazioni restrittive dell’ Fda. Anche la biotecnologia vegetale, con strumenti come Crispr e colture resistenti alla siccità, potrebbe crescere fino ad un fatturato di 32 miliardi, ma soffre di lunghe approvazioni e barriere commerciali.