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Rapporto dell’Associazione dei Mercati Finanziari Europei analizza i progressi ottenuti nei mercati dei capitali dell’Ue

Titolo del lavoro: “Unione dei mercati dei capitali: Indicatori principali di performance” . L’edizione del 2023 coincide inoltre con la ricorrenza dei 30 anni del Mercato unico europeo e offre l’opportunità di valutare i progressi ottenuti nello sviluppo dei mercati dei capitali dell’Ue nel corso degli ultimi tre decenni.

Principali evidenze

A 30 anni dalla creazione del Mercato unico europeo, si riscontra un mancato sviluppo dei mercati dei capitali in Europa,  deludente anche su scala globale. Il 2023 ha registrato inoltre un calo della competitività internazionale dei mercati dei capitali dell’Ue, che hanno accumulato notevoli ritardi rispetto agli Stati Uniti e al Regno Unito.Le istituzioni europee sono impegnate a sviluppare  le priorità per lo sviluppo dei mercati dei capitali dell’Ue e l’Eurogruppo intende negoziare sulle questioni prioritarie dell’Unione  dei mercati  dei capitali (Umc) prima delle prossime elezioni europee. “Sembra evidente che l’Ue debba adeguare la sua struttura di finanziamento a un ritmo adatto a sostenere le necessità degli investimenti trasformativi nell’Ue.” L’Ue si conferma leader mondiale nella finanza sostenibile con una forte crescita delle emissioni di obbligazioni Esg (environmental, social and governance), che hanno raccolto 206 miliardi di euro nella prima metà del 2023.

Focus sull’Italia

L’Italia si colloca al 9° posto per competitività in Europa tenendo in conto dei molteplici fattori (quali, ad esempio,  afflusso di  capitale , liquidità, accesso al capitale, digitalizzazione e sostenibilità).L’Italia si posiziona al terzo posto per il totale delle obbligazioni Esg nell’Unione Europea con  un notevole incremento delle attività che rappresenta 10,9% del flusso complessivo di nuovi finanziamenti Esg nell’Ue.L’Italia nel 2023 è il maggiore emittente di Ipo  (initial public offering, Ipo) tra tutti i Paesi dell’Ue, anche se in generale il mercato delle Ipo n Europa è stato poco attivo.

Adam Farkas, Amministratore delegato dell’ Afme, ha dichiarato: “Tutte le misure previste dal Piano dell’Unione dei Mercati dei Capitali del 2020 sono state realizzate nel corso di quest’ anno dalla Commissione europea e dai leader dell’Ue, che si sono impegnati a concludere i negoziati su tutte le  questioni dell’Umc rimaste aperte prima delle prossime elezioni europee. Alcuni obiettivi, tuttavia, come il riequilibrio delle fonti di finanziamento dell’Ue verso finanziamenti con una componente maggiormente basata sul mercato, l’incanalamento dei risparmi individuali verso investimenti produttivi e l’integrazione dei mercati nazionali dei capitali al fine di  creare un mercato unificato nell’Ue non si sono ancora materializzati in modo sostanziale. È evidente che la struttura di finanziamento dell’economia dell’Ue dovrà adeguarsi a un ritmo adatto a sostenere le notevoli, esigenze di investimenti trasformativi dell’Ue. Esigenze quali gli obiettivi sul clima, con la scadenza al 2030  che si sta rapidamente avvicinando , nonché le sfide demografiche e di competitività. Prima dell’inizio del prossimo ciclo legislativo, l’Eurogruppo fornirà indicazioni strategiche per il miglior approccio da seguire formulando raccomandazioni per la prossima Commissione. accomandazioni che sono molto attese dal settore. La crescita di un mercato dei capitali integrato per l’Europa deve continuare a essere una delle massime priorità se l’Unione europea intende conseguire i doppi obiettivi di trasformazione economica sostenibile e digitale.”

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