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Rapporto dinamico tra le società turca e italiana, la visione del Console Generale di Turchia a Milano

di Mehmet Özöktem, Console Generale

Le relazioni economiche, commerciali e umanistiche tra la Turchia e l’Italia continuano a svilupparsi in modo costante, come si addice a due amici e alleati di lunga data.

La Turchia è un importante partner commerciale e di investimento per l’Italia grazie alla sua forte struttura economica e alla sua posizione centrale in termini di mercati geograficamente vicini.

Il nostro volume di scambi bilaterali con l’Italia ha raggiunto 23,1 miliardi di dollari nel 2021 aumentando del 33%, 26,4 miliardi di dollari nel 2022 aumentando del 14,9% e 27,3 miliardi di dollari nel 2023 aumentando del 3,4%.

Mentre nel 2024, l’obiettivo commerciale di 30 miliardi di dollari stabilito tra i nostri Governi è stato superato e il volume del nostro commercio estero ha raggiunto i 32 miliardi e 246 milioni di dollari, con un aumento del 17,8% rispetto all’anno precedente.

Nel 2024, l’Italia è collocata nella 5ª posizione tra i principali Paesi esportatori dalla Turchia e nella 4ª posizione Paese importatore della Turchia.

Le economie della Turchia e dell’Italia sono complementari; i prodotti come l’automotive, i macchinari, siderurgici, il tessile-Prêt-à-porter e i frutti a guscio sono al primo posto nei nostri scambi commerciali. I settori del tessile-abbigliamento, della pelle, della produzione di macchinari, della trasformazione alimentare e della chimica sono molto aperti alla cooperazione con le aziende italiane.

Oltre a questi settori, anche l’industria della difesa, il sotto settore automobilistico, l’elettronica, l’industria mineraria, l’arredamento, i sistemi di sicurezza, la gioielleria, la comunicazione, l’ingegneria, la logistica, la metallurgia, la cantieristica navale, l’energia, i trasporti, la sanità, i servizi finanziari e il turismo hanno un potenziale di cooperazione.

Situato all’intersezione dei corridoi terrestri, ferroviari e marittimi, il porto di Trieste ha un’importanza strategica per i nostri Paesi. Le spedizioni in partenza dalla Turchia giungono a Trieste in una media di 3 giorni; i prodotti turchi raggiungono gli acquirenti in Italia in media in 5 giorni.

Un altro fattore soddisfacente per lo sviluppo delle nostre relazioni economiche è il recente incremento degli investimenti reciproci. Gli investimenti del nostro Paese in Italia ammontano a circa 850 milioni di dollari e 200 aziende con capitale turco continuano la loro attività in Italia, fornendo posti di lavoro a migliaia di cittadini italiani. Allo stesso modo, cresce anche l’interesse delle imprese italiane per gli investimenti in Turchia che consentono alle aziende italiane di accedere facilmente a mercati come il Medio Oriente, l’Asia e l’Africa. Nel prossimo periodo, si prevede che la cooperazione avanzata si svilupperà anche nelle aree come l’aviazione, la difesa e lo spazio, oltre ai settori tradizionali.

Le decine di migliaia di cittadini turchi che vivono in Italia non solo contribuiscono all’economia italiana, ma fungono anche da ponte culturale tra i nostri Paesi. Se nel 2022 il numero di turisti italiani in visita in Turchia era di 420 mila, nel 2023 ha raggiunto le 602 mila con un incremento del 43%, per arrivare a 720 mila nel 2024 con un nuovo record. D’altra parte, anche il numero di studenti turchi che studiano nelle università italiane è in rapida crescita, raggiungendo gli 8500 nell’anno accademico in corso.

Credo che questo rapporto dinamico tra le società turca e italiana sia una garanzia per l’ulteriore approfondimento e sviluppo delle relazioni commerciali ed economiche Turchia-Italia.

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link per leggere il Reportage Turchia: https://relazioninternazionali-tribuna.com/wp-content/uploads/2025/02/Relazioni_internazionali_TURCHIA.pdf

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