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Rassegna “Mafie in Veneto: presenza nell’economia e nell’ambiente”

Seconda edizione della rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente”, organizzata dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali con Unioncamere Veneto, Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie A.P.S. e Comitato Imprenditoria Femminile della Cciaa Venezia Rovigo. L’iniziativa, promossa nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo Legalità in Veneto: Ambiente ed Economia, ha il patrocinio di Anci Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia, con la media partnership di Nem – Nord Est Multimedia.

“Anche in Veneto – sostiene la Professoressa Ordinaria dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Monica Billio – alcuni territori, negli ultimi anni, hanno subito un maggior tasso di penetrazione mafiosa attraverso investimenti e fenomeni di inquinamento delle attività aziendali. Le organizzazioni criminali reimmettono oltre il 75% delle risorse ottenute tramite traffici illeciti nell’economia legale. Per raggiungere questo obiettivo, le mafie cercano di infiltrarsi nel sistema politico e nel tessuto imprenditoriale del nostro Paese, creando danni e distorsioni non solo per le aziende coinvolte ma anche per i settori e le aree colpiti.  Di contro, le azioni di contrasto apportano evidenti benefici. Nei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose portano un miglioramento della qualità politica, una crescita del 17% dell’occupazione e un aumento del 9% di imprese. Nei settori economici dove si rimuovono le connessioni con la criminalità, aumentano i profitti e gli investimenti”.

L’analisi di Ca’ Foscari ha permesso così di comprendere la potenziale estensione delle infiltrazioni, soprattutto in termini di impatto sul tessuto economico.

“Nel periodo pandemico i criminali hanno approfittato del virus per rafforzarsi e potenziare i propri affari illegali” aggiunge Marco Lombardo di Libera sulla scorta degli ultimi dati raccolti dall’Associazione. Complessivamente nel biennio 2022-2023 in Veneto i reati spia come usura, estorsione e riciclaggio di denaro, truffe e frodi informatiche, emersi grazie anche alle frequenti iniziative di controllo del territorio a cura delle Forze dell’Ordine, sono raddoppiati rispetto al biennio pre-pandemico 2018/2019. Aumentano interdittive antimafia e segnalazioni sospette. Questi dati fotografano una situazione che richiede grande attenzione, dovuta non solo alla diffusione di numerose e distinte consorterie mafiose nel nostro territorio, ma anche dalla loro penetrazione in parte del tessuto sia economico che sociale del Veneto”.

 

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