Skip to content Skip to footer

“Se il Governo Milei dovesse creare un quadro regolatorio per gli Ide, l’Argentina potrebbe avere un ruolo di primo piano”

Lo dichiara l’Ambasciatore  d’Italia in Argentina, Fabrizio Lucentini, nella nostra intervista

I rapporti tra Italia e Argentina hanno storici legami saldati dalla presenza nel Paese della più grande comunità italiana residente all’estero. Ad ampio spettro è la collaborazione bilaterale, dal settore economico a quello culturale e scientifico.

Italia e Argentina vantano collaborazioni a livello multilaterale in ambito Onu e G20. Roma e Buenos Aires inolte, sono protagoniste nel negoziato per un Accordo di Associazione fra l’Unione Europea e il Mercosur.

Fabrizio Lucentini, circa un trententennio di esperienza nel servizio diplomatico italiano, dal 2021 è Ambasciatore d’Italia a Buenos Aires.

“La visita del Presidente Milei in Italia è stata un’occasione privilegiata per esplorare nuove opportunità di partenariato in settori chiave come l’energia, le infrastrutture, l’agroindustria e l’innovazione tecnologica”. E di relazioni bilaterali Italia-Argentina abbiamo parlato con l’Ambasciatore Lucentini nella nostra intervista.

Ambasciatore, il quadro economico-sociale dell’Argentina mostra uno scenario con esigenze urgenti. Che cosa sta avvenendo con il nuovo Governo di Javier Milei?

All’inizio del 2024, dopo le elezioni Presidenziali e per il rinnovo parziale del Congresso della fine dell’anno precedente, l’Argentina si è confrontata con una situazione economica, finanziaria e sociale estremamente complessa. Il Governo del Presidente Milei, di cui non sfugge l’impostazione spiccatamente liberista, ha innanzitutto voluto riguadagnare la fiducia internazionale, dimostrando la “sostenibilità” dei conti pubblici argentini. La priorità di questi mesi è stata pertanto l’aggiustamento fiscale con l’obiettivo dichiarato di raggiungere deficit zero nel 2024. Obiettivo finora raggiunto, visto che il primo trimestre del 2024 si è chiuso con un avanzo fiscale. Il Governo Milei ha anche in programma un ambizioso programma di riforme per il quale, tuttavia, avrà bisogno di creare convergenze con le altre forze politiche rappresentate in Parlamento dove il suo partito ha un numero minoritario di parlamentari.

Milei a Roma ha incontrato politica, istituzioni e Confindustria con delegazione di grandi imprenditori argentini. Quali sono le prospettive per le relazioni economico commerciali con l’Italia?

Nel corso della sua visita in Italia il Presidente Milei è stato ricevuto dalle più alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. A margine della visita si è anche tenuto un incontro imprenditoriale di alto livello alla presenza del Ministro degli Esteri Antonio Tajani e della sua omologa argentina Diana Mondino, che ha rappresentato un’occasione privilegiata per esplorare nuove opportunità di partenariato in settori chiave come l’energia, le infrastrutture, l’agroindustria e l’innovazione tecnologica.  Negli ultimi anni il clima di incertezza che caratterizzava il paese non ha consentito la creazione di un positivo “business climate” che potesse favorire gli Investimenti Esteri di cui l’Argentina ha bisogno per contribuire a trasformare le sue enormi ricchezze naturali in valore aggiunto. I primi passi del nuovo Governo vanno in questa direzione e potrebbero essere uno spunto interessante anche per le imprese italiane.

Qual è la visione italiana del mercato economico argentino? 

La presenza di imprese italiane in Argentina affonda le sue radici in più di cento anni di storia. Se il Governo Milei dovesse effettivamente creare un quadro regolatorio stabile per favorire i grandi investimenti internazionali, l’Argentina potrebbe tornare a svolgere un ruolo di primo piano grazie alle risorse ed alle materie prime di cui dispone nei settori delle energie rinnovabili, del litio e del gas. Si tratta di settori in cui le imprese italiane possono svolgere un ruolo fondamentale e, di fondo, ritengo ci sia interesse a sviluppare una partnership strategica in ambito economico e commerciale con l’Argentina.

Come sono strutturati gli Ide verso il mercato argentino?

Secondo i dati della Banca Centrale, nel terzo trimestre del 2023, in Argentina sono stati registrati afflussi netti di Ide per 6.050 milioni di dollari, al 90% in 4 settori: Industria manifatturiera; Società di raccolta depositi, esclusa la banca centrale; Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; Sfruttamento di miniere e cave. Calcolati in dollari, provengono principalmente da Stati Uniti (1.322 milioni), Brasile (1.105 milioni) e Spagna (746 milioni). Poi, Regno Unito (422 milioni) Cina (342 milioni) e Francia (263 milioni). Al 30 settembre scorso, tre paesi hanno raggiunto quasi il 50% degli stock di Ide in Argentina: Stati Uniti, 27.470 milioni di dollari e 19% del totale; Spagna, 21.410 milioni di dollari e 15% del totale; Paesi Bassi, 16.977 milioni di dollari e 12% del totale.

Il  Ministro Sangiuliano, al termine della sua missione a Buenos Aires ha dichiarato “Ho trovato in Argentina una forte sintonia con le autorità di governo per un rilancio delle relazioni culturali”. Ci sono in programma iniziative nel 2024?

Nel 2024 ricorrono i centenari della morte di Giacomo Puccini e della nascita di Marcello Mastroianni e, per celebrare questi appuntamenti, abbiamo promosso alcuni eventi di grande risonanza. Pochi giorni fa, al Teatro Colón, il Maestro Marco Alibrando, ha dedicato un omaggio a Puccini nel concerto che ha diretto. A maggio, sempre al Colón, andrà in scena uno splendido allestimento di Turandot diretto da Beatrice Venezi. Ad ottobre, dopo lo straordinario successo avuto nel 2018, tornerà a Buenos Aires il Maestro Nicola Piovani per dirigere l’Orchestra Sinfonica del Teatro Colón. Più in generale, mi fa piacere ricordare che il Teatro Colón ha dedicato la propria stagione sinfonica all’Italia nel 2023 e in parte del 2024, con il titolo “Divina Italia”. Nel campo della letteratura, abbiamo garantito la partecipazione dell’Italia alla Fiera del Libro di Buenos Aires.

Il turismo può essere un’ulteriore leva per il rilancio dell’economia del Paese?

Certamente. Di recente, è venuto in visita a Buenos Aires il Ministro del Turismo Sen. Daniela Santanché, che ha incontrato il Segretario per il Turismo, Ambiente e Sport Daniel Scioli. Prossimamente, nel mese di giugno la compagnia di bandiera italiana Ita Airways avrà, per la prima volta, 9 voli settimanali verso l’Italia.

L’Italia ha individuato il 2024 come l’anno del Turismo delle radici, un’iniziativa innovativa volta a incoraggiare una tipologia di turismo diversa da quella promossa storicamente e maggiormente attenta alla scoperta dei borghi e dei luoghi di origine di molti migranti.

Laura Rinaldi

Riproduzione riservata ©

Show CommentsClose Comments

Leave a comment

Potrebbe interessarti anche...