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L’importo medio del mutuo per l’acquisto della casa vacanza è pari a 95.520 euro e nell’84,62% dei casi il tasso è fisso, secondo Kìron, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa.

Tale situazione varia a livello geografico: al Nord il dato dei mutui accesi per la seconda casa è pari all’ 1,7% del totale, al Sud e Isole incide per l’1,4%, mentre per quel che riguarda le regioni del Centro Italia per lo 0,9%. Si tratta di investimenti fatti da una fascia di clienti mediamente più alta che spesso copre l’intero ammontare del costo dell’immobile senza ricorrere al mutuo e infatti solo in alcuni casi tale target ricorre al finanziamento per concludere la compravendita della seconda casa.

Coloro che acquistano una seconda casa sottoscrivono mediamente un mutuo più basso rispetto a quelli che acquistano una prima casa: 96.520 euro contro 115.200 euro.

Anche per quel che concerne la scelta del prodotto, per la finalità “seconda casa” ci sono differenze: il tasso fisso è la scelta più percorsa con l’84,62% delle preferenze contro l’80,2% dei mutuatari “prima casa”. Il tasso variabile rappresenta solo il 12,04% dei mutuatari che acquistano una seconda casa contro il 16,1% delle scelte per mutui prima casa. Individui, quelli oggetto dell’analisi, in generale più prudenti che preferiscono optare per mutui con maggiori costi in termini di tasso a discapito di un capitale erogato più basso.

“La seconda casa è vissuta il più delle volte come una forma di investimento, – afferma Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA – ragion per cui rappresenta solo una minima parte dei mutui erogati. Tali operazioni hanno costituito nel 2023 l’1,7% del totale gestito dalla rete Kìron. Dato in diminuzione rispetto al 2022 quando era pari al 2,1%. La motivazione è da ricercarsi nell’incremento di acquisti di seconde case nel periodo della crisi sanitaria”.

 

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