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Settima edizione di “Milano Life Science Forum 2024” sul tema Scienze della vita

Si è tenuto, presso la sede di Assolombarda, il “Milano Life Science Forum 2024”, la settima edizione dell’evento annuale dedicato alle Scienze della Vita promosso dall’Associazione in partnership con il Cluster lombardo scienze della vita. Quello delle Life Science è un comparto che, in Lombardia, si conferma un driver di sviluppo per il Sistema sociosanitario regionale, avvalendosi di un forte asse pubblico-privato: il modello contribuisce a garantire standard di cura e di efficacia clinica elevati, garantendo una qualità di vita più elevata rispetto alla media nazionale. Un sistema integrato che garantisce un elevato tasso di innovazione sanitaria, oltre che competenze di alto profilo, generando un valore aggiunto pari al 12,6% dell’intero Pil regionale; uno scenario possibile grazie all’impegno profuso dalle imprese presenti che, complessivamente, rappresentano 1/3 della filiera pharma e medtech nazionale.

Nel corso dell’appuntamento è stata presentata, questa mattina, la nuova edizione del rapporto “La rilevanza della filiera Life Sciences in Lombardia: benchmarking tra regioni italiane ed europee”. Una analisi realizzata con cadenza biennale dal Centro Studi di Assolombarda, in collaborazione con le principali associazioni di categoria, Cergas-Bocconi e Cluster lombardo scienze della vita, per esplorare l’impatto economico e le tendenze di sviluppo di questa Filiera.

 In base alle evidenze emerse, la filiera lombarda ha saputo uscire rafforzata dalla pandemia, sperimentando una crescita economica robusta già emersa dai dati della precedente edizione del rapporto: il valore della produzione, del resto, ha raggiunto, nel 2022, quasi gli 85 miliardi di euro, segnando un incremento del +17,5% rispetto al 2019. Il valore aggiunto sfiora i 30 miliardi di euro, in crescita del +16,4%, più che nell’intero Paese, dove la variazione è del +13,8%; il valore aggiunto diretto e indotto attivato dalla filiera Life Science lombarda incide, inoltre, per il 2,5% sull’intero Pil nazionale. Il rapporto restituisce, dunque, la fotografia di una filiera regionale in continua espansione economica, che consolida il proprio ruolo primario nel contesto nazionale e il posizionamento competitivo tra le regioni europee più avanzate nelle Scienze della Vita, con un traino sempre maggiore dell’industria.

La Lombardia si riafferma anche come hub

primario nazionale delle Scienze della Vita,

distinguendosi tra i maggiori player in Europa

Nella regione risiede un sesto della popolazione nazionale e si registrano ben il 19% degli addetti, il 26% del valore aggiunto e il 31% del valore della produzione della filiera italiana. Un confronto che regge anche con le altre regioni continentali rilevanti per insediamenti Life Science, ossia Cataluña, Baden-Württemberg e Île de France: l’industria farmaceutica lombarda spicca per un valore aggiunto per abitante superiore a tutti i benchmark e pari a 695 euro.

In base ai risultati della ricerca, significativo, sui mercati internazionali, è anche il posizionamento dell’industria farmaceutica lombarda. L’export ammonta, infatti, a 9,8 miliardi di euro nel 2023, più della regione francese (9,2 miliardi di euro) e di quella spagnola (9 miliardi): l’incremento lombardo del +28,3% rispetto al 2019 è secondo solo a quello eccezionale della Cataluña (+41,4%). Relativamente ai servizi sanitari, il valore aggiunto pro-capite cresce in Lombardia del +9,1% tra il 2019 e il 2022, più che in Cataluña dove flette del -4,9%. Nel 2022 il valore della produzione e il valore aggiunto dell’industria lombarda superano rispettivamente i 38 e gli 11 miliardi di euro, in aumento più che nel totale nazionale e rispettivamente del +28,7% e +26,8% rispetto al 2019.

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