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Shell’s Energy Transition Campus: Politecnico di Torino diventa membro della comunità nata per fronteggiare le sfide energetiche

Il Politecnico di Torino entra a far parte dell’Energy Transition Campus Amsterdam-Etca. Alla presenza di Massimo Santarelli, docente presso il Dipartimento Energia-Denerg, è stata celebrata l’adesione ufficiale dell’ateneo torinese all’Open Campus creato dalla società Shell. Il Politecnico di Torino si unisce così ai numerosi attori che, nel tempo, hanno deciso di aderire ai valori sostenuti dalla comunità nata nel cuore dell’Europa per fronteggiare le sfide energetiche del nostro tempo e contribuire, con la ricerca e lo spirito d’impresa, al successo della transizione energetica. Al centro del progetto, l’idea di concentrare in un unico campus collaborazione, tecnologia e innovazione: la missione dell’Etca è quello di riunire le persone giuste, i veri innovatori, in un unico luogo, per lavorare oggi alle soluzioni energetiche di domani e renderle disponibili per l’uso quotidiano il prima possibile.

L’Energy Transition Campus di Amsterdam è stato creato da Shell nel 2022 per consentire alle aziende di lavorare insieme con l’obiettivo comune di sviluppare tecnologie e soluzioni energetiche innovative e portarle sul mercato il più rapidamente possibile. Shell facilita quindi l’ecosistema mettendo a disposizione un team Etca appassionato, uno spazio e una piattaforma per i progetti di collaborazione, e svolgendo all’interno del campus numerose e differenti attività di ricerca.

Etca è uno dei tre centri di ricerca creati da Shell, insieme a Houston US e Bangalore India, per riflettere sulle tematiche della transizione verso la sostenibilità nel settore energetico e chimico – commenta Massimo Santarelli – In particolare, il campus di Amsterdam, architettonicamente all’avanguardia e situato in una zona centrale della Città, è popolato da circa 1000 ricercatori, molti con PhD nelle migliori università statunitensi e inglesi, e laboratori di assoluta eccellenza come capacità sperimentale. Con questo accordo l’Ateneo diventa membro effettivo della comunità: i suoi docenti e ricercatori potranno avanzare proposte di ricerca d’interesse di Etca e trascorrere periodi di visiting presso i laboratori del Campus”. “Inoltre, gli scambi saranno estesi a dottorandi, post-doc e MSc students per periodi di internships e di preparazione tesi – continua il professor Santarelli – Si tratta, nello specifico, di un’opportunità aperta nel settore dell’energia del futuro, dei sustainable fuels, delle geoscienze (intorno a fluidi quali H2 e Co2) e nel settore della digitalizzazione dei processi e dell’Intelligenza Artificiale”“La collaborazione non sarà però solo con Shell, ma con tutti i partners associati ad Etca, tra cui grandi aziende e altre università attive nel settore Stem” – conclude il docente.

Il Politecnico di Torino ha fatto della “transizione ecologica” uno dei suoi assi portanti in tutti i suoi aspetti che vanno dalla formazione, alla ricerca e al trasferimento tecnologico – aggiunge Candido Pirri, Vicerettore per lo Sviluppo del modello e delle infrastrutture di ricerca del Politecnico di Torino – Il numero di studenti e di PhD operanti nel settore della transizione energetica e della sostenibilità è aumentato in modo vertiginoso negli ultimi anni. I nostri ricercatori e le nostre ricercatrici hanno ottenuto successi notevoli in progetti nazionali ed europei e in collaborazioni industriali. Il Politecnico e l’ecosistema torinese possono contare su eccellenti Infrastrutture di Ricerca nel settore della transizione energetica, allestite attraverso anni di investimenti e potenziate dal Pnrr. Senza ombra di dubbio l’area torinese è destinata a diventare trainante nel sistema italiano ed europeo dell’innovazione nei settori delle tecnologie per la decarbonizzazione, i combustibili sostenibili e l’analisi degli scenari energetici. L’ingresso nella comunità Etca shell darà un ulteriore impulso al raggiungimento di traguardi ancora più ambiziosi”.

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