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Simest approva il progetto di bilancio 2024, forte impatto su internazionalizzazione delle imprese ed export

Nel corso dell’anno, Simest  in linea con le strategie della Capogruppo Cdp, ha proseguito l’attività in supporto della crescita estera del Made in Italy. Le risorse impegnate hanno infatti raggiunto circa €8 miliardi (+11%* vs ‘23), in favore di oltre 4.000 imprese (+40% vs ’23), per il 90% Pmi.

I risultati positivi conseguiti nel periodo hanno determinato una crescita del +5% dei volumi gestiti in portafoglio che si attestano a circa €30 miliardi, con circa 16.000 clienti attivi, di cui oltre il 90% Pmi, in 123 Paesi.

Le risorse impegnate hanno generato un impatto – stimato dall’Ufficio Studi di Cassa Depositi e Prestiti – sul tessuto economico e sociale italiano pari allo 0,5% del Pil italiano, con oltre 130.000 posti di lavoro.

Le imprese servite, soprattutto Pmi che operano principalmente nel settore manifatturiero, sono localizzate per il 16% nel Mezzogiorno, rispetto al 9% medio delle imprese esportatrici.

Investimenti partecipativi: realizzate operazioni per oltre €220 milioni (+31%) di cui €100 milioni a valere su risorse proprie e €120 milioni a valere su risorse del Fondo di Venture Capital gestito in convenzione con il Maeci. In linea con la strategia della Capogruppo Cassa Depositi e Prestiti – per il miglioramento della performance ambientale, sociale e di governance – in oltre il 90% delle operazioni di investimento partecipativo sono stati integrati dei KPI Esg.

Finanza agevolata: realizzate oltre 700 operazioni in favore di circa 4.000 imprese (90% PMI) per circa 1,7 miliardi di finanziamenti accolti (+15% vs ’23). L’attività è gestita in convenzione con il Maeci attraverso il Fondo 394/81.

Supporto all’export: realizzate operazioni per complessivi 6 miliardi di euro (+5% vs ’23), contribuendo all’abilitazione di migliaia di Pmi delle filiere produttive. L’attività è gestita in convenzione col Maeci attraverso il Fondo 295/73.

L’utile netto è pari a €7,7 milioni (+120% vs ’23)

Il Presidente di Simest Pasquale Salzano ha dichiarato: “Il 2024 ha segnato un passaggio strategico per Simest, che ha consolidato il proprio ruolo di leva operativa al servizio della proiezione economica internazionale dell’Italia. In un contesto globale segnato da nuove tensioni e profonde trasformazioni, il nostro impegno è stato orientato a sostenere la competitività delle imprese italiane, con particolare attenzione alle Pmi, attraverso strumenti finanziari sempre più mirati e accessibili. L’azione di Simest si è sviluppata in piena sintonia con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ne ha guidato l’orientamento strategico. In particolare, il Piano Mattei ha offerto una cornice di visione e concretezza per rafforzare la presenza del sistema produttivo italiano nei mercati emergenti, a partire dal continente africano, dove la Misura Africa si è rivelata un catalizzatore di investimenti e partenariati di lungo termine. In questa prospettiva, Simest non si è limitata a erogare risorse, ma ha agito come facilitatore di alleanze industriali, acceleratore di innovazione e sostenibilità, e presidio di fiducia per le nostre imprese nel mondo. Promuovere l’internazionalizzazione come presenza stabile nei mercati chiave significa rafforzare la capacità di resilienza del nostro sistema produttivo, rendendolo più solido e preparato a fronteggiare le complessità dello scenario globale. Siamo convinti che questa direzione – condivisa con la Farnesinae in coerenza con la visione del Governo – rafforzi il posizionamento internazionale dell’Italia, generando valore non solo economico, ma anche strategico e sociale.”

L’Amministratore Delegato di Simest, Regina Corradini D’Arienzo ha dichiarato: “I risultati raggiunti nel 2024 confermano l’impegno di rendere Simest sempre più un partner strategico dello sviluppo internazionale delle imprese italiane. Nel corso dell’anno, abbiamo concentrato la nostra azione sulla crescita delle imprese nei mercati globali, ponendo particolare attenzione alle piccole imprese non ancora esportatrici delle filiere produttive, e contribuendo concretamente all’incremento della quota dell’export nazionale. Il nostro impegno si è focalizzato sul potenziamento della presenza del Made in Italy in aree strategiche ad alto potenziale di crescita, come l’Africa – per la quale è stata introdotta una misura dedicata nell’ambito del Piano Mattei – e l’America Latina, per la quale è stato implementato un Plafond destinato al sostegno degli investimenti italiani. In stretta sinergia con CdP e sotto il coordinamento del Maeci  Simest ha sviluppato strumenti finanziari innovativi, tra cui le nuove misure di finanza agevolata ed equity recentemente introdotte nel quadro del Piano d’azione per l’export, presentato dal Ministro Antonio Tajani-  Attraverso il progetto Filiere d’Impatto, abbiamo raggiunto e supportato soprattutto le Pmi non ancora esportatrici, ma parte integrante delle filiere produttive dei principali campioni industriali nazionali nel mondo. Grazie a un dialogo costante con le imprese, finalizzato a comprenderne esigenze e strategie di sviluppo, abbiamo rafforzato il nostro modello di intervento, con l’obiettivo di accrescere la competitività e l’eccellenza del Made in Italy a livello globale.

Simest continuerà a svolgere un ruolo chiave nel supporto alla crescita internazionale delle imprese italiane, rispondendo in modo efficace alle loro necessità e affiancandole nelle strategie di sviluppo, sotto il coordinamento della Farnesina  e in stretta collaborazione con i partner del Sistema Italia, a partire dalla Capogruppo CdP  insieme a Sace a Ice, e alle associazioni di categoria, alle Camere di commercio e alle ambasciate, la cui azione congiunta si rivela strategica per la crescita estera del nostro sistema produttivo.”

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