La Commissione Europea approva le nuove misure con cui l’Italia sostiene l’occupazione di donne e giovani e apre la strada per l’approvazione dei decreti attuativi dei bonus Giovani e Donne previsti dal Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni nella legge 4 luglio 2024 n. 95).
Le disposizioni notificate alla Commissione prevedono una spesa di 1,1 miliardi di euro, in parte finanziati attraverso Fse+, per l’esonero contributivo riconosciuto ai datori di lavoro in caso di assunzione, entro il 31 dicembre 2025, di giovani sotto i 35 anni mai contrattualizzati a tempo indeterminato e di donne, residenti nel Mezzogiorno, prive di un impiego regolare nel semestre precedente. L’esonero ha un tetto massimo di 500 euro al mese per singolo lavoratore, che sale a 650 euro mensili nel caso di giovani residenti al Sud e donne.
La Commissione europea ha autorizzato la misura italiana come aiuto di Stato a favore dell’occupazione compatibile ai sensi dell’articolo 107(3)(c) del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (Tfeu). Un importante traguardo per il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e per il Ministro degli Affari Europei, le Politiche di Coesione e per il Pnrr poiché è la prima decisione di autorizzazione ottenuta al di fuori dei Quadri Temporanei, con regole più rigorose di quelle applicabili nel periodo della crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 e del conflitto in Ucraina. Questo risultato, conseguito nell’ambito di un quadro normativo più stringente, è dunque ancor più significativo rispetto alle autorizzazioni ottenute in passato.
Per la Commissione Europea le misure sono necessarie, appropriate e proporzionate al raggiungimento dell’obiettivo nonché contenenti le sufficienti garanzie per evitare abusi e distorsioni della concorrenza.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha affermato: “L’approvazione da parte della Commissione europea delle nostre misure in favore di donne e giovani contenute nel decreto Coesione costituisce un successo per il Governo Meloni e una grande opportunità per il paese intero. Potremo dare nuovi strumenti ai giovani e alle donne per entrare nel mondo del lavoro e dalla combinazione delle varie misure contiamo di creare fino a 180.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato. Come abbiamo detto in occasione dei numeri record sull’occupazione in Italia, raggiunti in questi due anni di governo, c’è ancora tanto da fare e proprio giovani e donne sono i veri valori aggiunti che possono dare un’ulteriore spinta alla partecipazione di sempre più italiani al nostro mondo del lavoro, rafforzando così il nostro tessuto produttivo. Voglio ringraziare tutti gli uffici, i funzionari e i dirigenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in particolare l’ufficio legislativo, per aver raggiunto questo traguardo così importante per il nostro Paese. Un sentito ringraziamento anche alla nostra Rappresentanza Permanente a Bruxelles per il prezioso contributo al risultato”.
Il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e per il Pnrr, Tommaso Foti, ha dichiarato: “L’investimento di 1,1 miliardi di euro, previsto dal decreto coesione n. 60/2024, per incentivare e sostenere il lavoro delle donne del sud, dei giovani e delle categorie più svantaggiate, finanziato in parte dal fondo Fse+, è un passo in avanti importante per creare nuove opportunità di lavoro a tempo indeterminato e rafforzare così le politiche occupazionali nella nostra Nazione, riducendo i divari territoriali. Alleggerire la pressione della disoccupazione, soprattutto nel Mezzogiorno, è un obiettivo strategico non solo per il governo Meloni ma per tutta l’Unione europea”.