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Tabella di marcia della Commissione per l’accesso ai dati da parte delle autorità di contrasto

La Commissione europea ha presentato un documento che definisce la via da seguire per garantire che le autorità di contrasto nell’Ue abbiano un accesso effettivo e legittimo ai dati.

Terrorismo, criminalità organizzata, frodi online, traffico di droga, abuso sessuale su minori, estorsione sessuale, ransomware e altri reati condividono tutti una caratteristica comune: lasciano tracce digitali. Poiché l’85% delle indagini penali si basa ora su prove elettroniche, le autorità di contrasto hanno bisogno di strumenti migliori e di un quadro giuridico modernizzato per accedere ai dati digitali in modo lecito, garantendo nel contempo il pieno rispetto dei diritti fondamentali.

La tabella di marcia si concentra su sei settori chiave:

Conservazione dei dati: Nel 2025 la Commissione effettuerà una valutazione d’impatto al fine di aggiornare le norme dell’Ue in materia di conservazione dei dati. Inoltre, Europol ed Eurojust si adopereranno per rafforzare la cooperazione tra le autorità di contrasto e i prestatori di servizi per quanto riguarda l’accesso alle prove elettroniche.

Intercettazione lecita: Per consentire alle autorità di contrasto di ottenere prove in tutti i sistemi e le giurisdizioni, la Commissione esaminerà misure volte a migliorare la cooperazione transfrontaliera per l’intercettazione legale dei dati entro il 2027, sia tra le autorità che tra le autorità e i prestatori di servizi. Le azioni chiave per i prossimi anni comprendono la valutazione della necessità di rafforzare ulteriormente l’ordine europeo di indagine (entro il 2027) e il sostegno all’impiego di capacità sicure di condivisione delle informazioni tra gli Stati membri, Europol e altre agenzie di sicurezza (2026-2028).

Indagine forense digitale: Le autorità di contrasto e giudiziarie devono essere in grado di analizzare e conservare le prove digitali conservate su dispositivi elettronici. La Commissione, insieme a Europol, coordinerà un’analisi delle lacune e delle esigenze per le soluzioni tecniche in materia di informatica forense e sosterrà lo sviluppo di strumenti forensi con finanziamenti dell’Ue e partenariati pubblico-privato. Europol è invitato a diventare un centro di eccellenza per le competenze operative nel settore della scienza forense digitale e a intensificare il coordinamento con le autorità nazionali e le parti private (a partire dal 2026).

Decifratura: Nel 2026 la Commissione presenterà una tabella di marcia tecnologica sulla cifratura per individuare e valutare soluzioni che consentano alle autorità di contrasto di accedere legalmente ai dati cifrati, salvaguardando nel contempo la cibersicurezza e i diritti fondamentali. La Commissione sosterrà inoltre lo sviluppo di nuove tecnologie di decrittazione per dotare Europol di una capacità di decrittazione di prossima generazione (a partire dal 2030).

Standardizzazione: La Commissione collaborerà con Europol, i portatori di interessi del settore, gli esperti e gli operatori delle attività di contrasto per sviluppare e razionalizzare un approccio dell’Ue alla normazione per la sicurezza interna, con particolare attenzione alla scienza forense digitale, alla divulgazione lecita e all’intercettazione lecita.

Soluzioni di Ia per le autorità di contrasto: Entro il 2028 la Commissione promuoverà lo sviluppo e la diffusione di strumenti di Ia che consentano alle autorità di trattare in modo lecito ed efficace grandi volumi di dati sequestrati, contribuendo a filtrare e analizzare le prove digitali in modo più efficiente.

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