Preimmatricolazioni cresciute del 28% . Incoraggiante il trend dei dati che riguardano le iscrizioni ai test di ammissione al Politecnico di Torino: per i corsi di Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale, gli e le iscritti/e ai test sono stati 15.447, segnando rispetto all’anno scorso un aumento superiore al 28%.
Le prove per l’ammissione all’Anno accademico 2024/2025 sono tornate ad essere erogate esclusivamente in presenza, con la sola eccezione del test di Architettura per studenti internazionali. I test sono iniziati a febbraio e hanno previsto quest’anno anche sessioni a Martina Franca, Trapani, Istanbul (Turchia) e Taskent (Uzbekistan), in modo da allinearsi con le università straniere e di dare ai ragazzi e alle ragazze maggiore possibilità di fare una scelta consapevole. L’ultima data prevista per i corsi di Ingegneria, Design e Pianificazione è venerdì 30 agosto.
Gli e le studenti internazionali che hanno affrontato l’ammissione ai corsi triennali sono stati più di 3.500, che si aggiungono agli oltre 1.000 studenti che hanno ottenuto l’accesso ai corsi grazie al riconoscimento delle certificazioni internazionali Sat, Act, Gre e Gmat: si tratta di certificati rilasciati da enti terzi accreditati, che attestano la preparazione del candidato o candidata in determinate materie, molto diffusi all’estero, e considerati equivalenti al superamento del test.
Per l’area dell’ingegneria i corsi di studio erogati in inglese come Informatica, Meccanica, Autoveicolo, Electronic and Communications, e Civil and Environmental Engineering continuano ad essere la scelta primaria soprattutto per studenti extra-Ue, mentre Informatica, Meccanica, Aerospaziale, Biomedica, Gestionale e Autoveicolo compongono il 73% delle aspiranti matricole; conferma il trend positivo degli ultimi anni anche Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale; stabile Design e Comunicazione, mentre è da evidenziare il significativo aumento degli iscritti e iscritte ai test per Architettura – quasi 2000 con 594 internazionali – nonostante la scelta dell’Ateneo di erogarlo esclusivamente in presenza.
Gli iscritti ai test si contenderanno i 5.037 posti disponibili per i corsi di Ingegneria, gli 80 per il corso in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale, i 250 per il corso di Design e comunicazione, e i 500 posti disponibili per il corso di laurea in Architettura.
“Ci incoraggia constatare come il Politecnico rappresenti la scelta vincente per sempre più ragazzi e ragazze e per le loro famiglie: è per noi la conferma del valore della nostra offerta didattica e dell’attenzione che poniamo nel reclutamento dei nostri futuri studenti. La scelta di tornare all’erogazione dei test di ammissione esclusivamente in presenza da un lato, e l’adozione di misure quali il riconoscimento delle certificazioni valide anche all’estero dall’altro, soprattutto per andare verso una dimensione sempre più internazionale, sono stati una scelta vincente. Una scelta che però, ovviamente, ha efficacia solamente nel momento in cui l’aspirante studente trova al Politecnico un ambiente in cui vivere un’esperienza di vita, oltre che di studio, e riscontra nella qualità della nostra formazione un valore aggiunto per poi accedere al mondo del lavoro”, commenta il Vice Rettore per la Formazione Fulvio Corno.
“Siamo molto soddisfatti di questi dati, aggiunge il rettore Stefano Corgnati, perché rappresentano un’attestazione non solo dell’attrattività del nostro Ateneo ma anche della capacità di rispondere alle richieste di offerta formativa, attraverso una didattica solida e moderna, cosicché i nostri percorsi di studi possano aprire a opportunità di valorizzazione per i futuri laureati e laureate. Interessanti sono anche i dati sulle preferenze espresse in fase di preimmatricolazione: permane l’interesse verso le nostre discipline storiche e tradizionali, ma cresce quello verso altre discipline, più orientate ad offrire sguardi tecnologici più multidisciplinari e trasversali, a conferma della nostra visione di un Ateneo sempre più capace di fornire risposte transdisciplinari ai problemi complessi del nostro tempo”.