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The University Impact Rankings: Padova è top in “Sostenibilità di città e comunità”

Sono stati pubblicati i risultati del The University Impact Rankings, la classifica elaborata dall’agenzia Times Higher Education (The) che fotografa la capacità delle università di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – Sdgs), definiti dall’Onu quale strategia per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.

L’agenzia The ha per prima colto l’aspetto strategico dell’Agenda 2030 istituendo, dal 2019, il ranking The Impact che ha lo scopo di supportare la partecipazione delle Università a un processo virtuoso e complesso di cambiamenti, con impatti misurabili e duraturi a livello locale e globale. The Impact Rankings valuta gli atenei su ognuno dei 17 Sdgs a cui si aggiunge una classifica complessiva finale. Quest’anno sono state 2152 università da 115 paesi diversi, 26% in più rispetto alla scorsa edizione.

 

L’Università di Padova

Analizzando nel dettaglio le classifiche per i singoli Sdg, l’Università di Padova nel Sdg 11 – Città e Comunità Sostenibili si classifica al 15° posto al mondo (un miglioramento di 39 posizioni rispetto all’edizione del 2023). Tale indice valuta la ricerca e le pratiche di sostenibilità ambientale, insieme all’impegno per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale. L’Ateneo condivide con la cittadinanza le sue biblioteche, le sale per concerti e convegni, gli spazi verdi, anche quelli di nuova sistemazione come l’Innovation Hub (della Scuola di Ingegneria), si fa carico della riqualificazione di edifici e strutture per attività didattiche e divulgative. Nell’ultimo anno, grazie alle molte attività di Terza missione dei dipartimenti, cittadini e turisti, oltre alla popolazione universitaria, hanno potuto beneficiare di numerosi eventi culturali e di attività sociale, ad esempio, nel campus Beato Pellegrino

Nella Qualità della didattica (Sdg 4) si posiziona al 35° posto, a conferma dello scorso anno. La classifica considera l’impegno profuso dall’istituzione nel garantire un’istruzione ed una offerta formativa di qualità, inclusiva ed equa e, contemporaneamente, promuovere pari opportunità di apprendimento per tutti. Si pensi al premio di recente ricevuto dalla Comunità Europea a Bruxelles per il ventennale dei corsi di studio internazionali Erasmus Mundus.

Nell’Sdg 3 – Salute e Benessere è al 41° posto al mondo; questo obiettivo puntualizza la capacità di promuovere una vita sana e garantire il benessere sociale, riducendo l’incidenza delle malattie.

L’Università di Padova si conferma, inoltre, tra i primi 200 atenei in tre campi al mondo per il proprio impegno nel Sdg 5 – Parità di genere, che valuta le politiche delle Università nel promuovere l’uguaglianza di genere, cioè l’accesso e il sostegno alla progressione accademica delle donne, nel Sdg 8 – Lavoro dignitoso e Crescita economica-  e nel Sdg 9 – Industria, Innovazione e Infrastrutture.

L’indice complessivo viene elaborato valutando i miglioramenti sui 17 Sdg -“Modalità di attuazione e partnership per il perseguimento degli Sdg” -, prerequisito indispensabile per la partecipazione al ranking e, insieme ai migliori tre risultati ottenuti con riferimento agli altri Sdg. L’Università di Padova quest’anno è tra i primi 200 Atenei al mondo (fascia 101-200) in un contesto di forte competizione internazionale e di un crescente numero di Istituzioni partecipanti.

«Viene premiata la visione strategica dell’Università di Padova, delineata nella sua Carta degli Impegni di Sostenibilità, l’efficacia delle politiche e delle azioni che ne conseguono.

 

I Sustainable Development Goal – Sdg

Conosciuti anche come Agenda 2030, dal nome del documento pubblicato nel 2016 che porta per titolo “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. L’Onu e la comunità Europea riconoscono lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i paesi. I 17 Sdgs mirano ad affrontare un’ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all’istruzione, l’accesso all’acqua e all’energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente, l’urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l’uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace.

 

I commenti

«Quest’anno il nostro ateneo si colloca nelle prime 50 posizioni al mondo in tre ambiti (Sdgs): la sostenibilità di città e comunità, la missione primaria dell’attività didattica e gli aspetti di salute e benessere sociale. I dati richiesti dall’agenzia di ranking sono di natura statistica e prevalentemente basati su evidenze quantitative, quali pubblicazioni scientifiche, report di attività svolte o progetti in corso, con un supporto importante da parte degli uffici deputati. Al di là del prestigio legato al buon posizionamento nei ranking – commenta Mara Thiene, Delegata della rettrice ai Joint degree e Ranking internazionali –  l’attività di raccolta informazioni interne è strategica per la governance dell’Ateneo, sia per il monitoraggio dello statu quo e la messa a terra delle politiche, sia per la valutazione dei risultati ottenuti a fronte di risorse umane e finanziarie impiegate in un’ottica di programmazione e di previsione. L’obbiettivo è di valutare la qualità dell’offerta dei servizi, contenendo i costi, al fine di rendere accessibile un percorso universitario di eccellenza ad un numero sempre più ampio di studentesse e studenti».

 

“La Carta considera tutte le aree della sostenibilità, ed infatti sostenibilità ambientale, persone e risorse abbracciano tutti gli ambiti della pianificazione strategica di Ateneo e le sue tre missioni principali. L’ottimo risultato raggiunto quindi non stupisce, ma ci rende orgogliosi del giusto percorso intrapreso, e consapevoli che a un tale risultato daremo seguito continuando a lavorare con responsabilità  dice Francesca da Porto, Prorettrice con delega alla Sostenibilità . Il ranking premia l’attenzione alla didattica di qualità, inclusiva ed equa, ed attenta a trasmettere in nuovi corsi ed insegnamenti una formazione sui temi della sostenibilità (Sdg 4) e l’attenzione alla salute e al benessere di tutte le persone che costituiscono la comunità dell’Ateneo. Mi fermo a commentare in particolare l’Sdg 11, città e comunità sostenibili. Un Ateneo secolare come il nostro, logisticamente dislocato in tanti luoghi e in tante strutture, spesso antiche e vincolate, ha una organizzazione complessa e che facilmente potrebbe essere fonte di disfunzioni. L’eccezionale risultato, 15esima Università nel mondo per Sdg11, indica che tutto l’impegno profuso, con determinazione e investimenti significativi, per l’efficientamento delle strutture, la costruzione di nuove sedi senza consumo di suolo, la mobilità sostenibile, – conclude da Porto – sono vincenti e ci consentono di competere con università più recenti e che godono di sistemi organizzativi diversi. Siamo un’istituzione responsabile, sostenibile, credibile, ed efficace, e il ranking di THE oggi ce lo sta raccontando».

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