Skip to content Skip to footer

Ttg di Rimini, convegno Confcommercio sul turismo delle radici

Uno specifico progetto del Pnrr prevede il Turismo delle radici tra le voci di investimento,creando un’occasione irripetibile per il settore. Gli italiani che risiedono all’estero e i loro discendenti sono circa 60 milioni. Una comunità enorme che vuole riscoprire le proprie radici e con un’ottima capacità di spesa, voglia di conoscere e vivere in pieno l’Italia.

Questo segmento riconducibile al turismo delle radici potrebbe generare una spesa annua in Italia molto vicina a 8 miliardi di euro.  Di questa vasta comunità l’84% conosce bene l’italiano e 9 su 10 lo parlano in famiglia. L’82% mangia abitualmente cucina italiana.  Solo il 12% non è mai venuto in Italia, 6 su 10 sono venuti o tornati più volte nel corso degli anni. 3 su 10 dedicano al viaggio in Italia 1 o 2 settimane per visitare parenti e luoghi di origine. La maggior parte arriva con la famiglia preferendo i mesi di giugno e settembre. Il 27% prevede di pernottare a casa di parenti e amici, mentre il 35% punta su alberghi e un ulteriore 16% su altri tipi di strutture turistico-ricettive. 2.300 euro per persona il budget che il turista mette a disposizione, che diventano 3.700 per chi si allunga fino a un mese. C’è anche un identikit dell’italiano, turista delle radici che permette di identificare 4 cluster ben precisi.

 Il Nostalgico: migrante di prima generazione. Legame con l’Italia strettissimo, parla italiano e si sente italiano all’estero. Il viaggio delle radici è un must: un desiderio di condividere con la famiglia la propria storia. Nel viaggio si è guide di se stessi. Si sa dove andare e come muoversi. L’Ambassador: viene spesso in Italia per motivi lavorativi. Si sente italiano. Organizza da solo i propri viaggi anche con la famiglia. È una persona che ha una buona influenza nella propria comunità di adozione e che è un vero e proprio testimonial di italianità all’estero.

L’Italo: italiano di seconda generazione, che non si definisce solo italiano ma italo-(americano, argentino, brasiliano..). Approfondisce le sue radici come ricerca di identità. Il viaggio in Italia significa rivedere i luoghi di origine, i borghi, le case, i cimiteri dove sono sepolti i propri antenati. Questo turista ha bisogno di percorsi programmati e di vivere esperienze di italianità.

Il Curioso: è il giovane italiano nato all’estero che vuole vivere l’italian style e desidera venire in Italia per fare esperienze immersive non necessariamente legate alla volontà di riscoprire le proprie radici genealogiche. E’ un target con un profilo più turistico, che non si sente italiano, ma che desidera fare esperienza di italianità che gli sono state veicolate tramite anche filmografia e social.

Sono alcuni significativi dati emersi da un’analisi di Confcommercio e Swg sulle comunità “italiche” di 8 paesi – Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti – e dallo studio di Tra Consulting sull’impatto del turismo delle radici sull’economia nazionale.

Show CommentsClose Comments

Leave a comment

Potrebbe interessarti anche...