Intervista all’Ambasciatore Giorgio Marrapodi
“La Turchia guarda con grandissima attenzione al tema della transizione verde e punta, nei prossimi anni, a divenire un vero e proprio “hub” energetico nella regione, sia per quanto riguarda gli idrocarburi che le energie rinnovabili. Le opportunità per le aziende italiane nel settore sono notevoli, considerando anche l’ottima reputazione che queste hanno in Turchia grazie alla loro professionalità e qualità dei loro prodotti” ha dichiarato l’Ambasciatore Marrapodi nel sottolineare le opportunità di investimento che le Imprese italiane posso trovare in Turchia.
Ma nella nostra intervista si è parlato di molto altro.
Ambasciatore, Italia- Turchia: una cooperazione a 360 gradi e crescenti rapporti bilaterali. Qual è la sua visione?
Italia e Turchia sono legate da solidi rapporti storici, culturali, politici, economici e sociali. I rapporti bilaterali vivono una fase particolarmente positiva, stimolati da un dialogo politico approfondito a tutti i livelli, da un partenariato economico in costante crescita e da rapporti socio-culturali particolarmente dinamici. La nostra comune appartenenza al Mediterraneo e la propensione al dialogo e alla cooperazione caratterizzano ulteriormente i nostri eccellenti rapporti, sia in ambito bilaterale che in ambito multilaterale. Il nostro partenariato è in continua evoluzione ed è capace di generare nuove opportunità, tanto in settori tradizionali quanto in quelli innovativi, sfruttando sinergie e complementarità. Nei prossimi mesi ospiteremo a Roma il IV Vertice Intergovernativo Italia-Turchia, presieduto dal Presidente del Consiglio Meloni e dal Presidente della Repubblica Erdogan, nel cui contesto saranno finalizzate nuove intese per l’ulteriore rafforzamento delle nostre relazioni in tutti i settori. Si tratterà di un appuntamento particolarmente significativo per rinnovare linee d’azione comuni tra Italia e Turchia e rafforzare un partenariato che si conferma reciprocamente vantaggioso e che unisce ulteriormente i nostri popoli.
Dal punto di vista economico-commerciale il partenariato tra Italia e Turchia vive un momento molto positivo. Quali sono le caratteristiche che lo alimentano e quali sono le prospettive per il prossimo futuro, anche alla luce del quadro economico turco?
Il partenariato economico tra Italia e Turchia vive un momento di fortissima crescita. Nel 2024, l’interscambio bilaterale ha raggiunto i 32,2 miliardi di dollari, segnando un incremento del 17,3% rispetto al 2023. L’Italia si conferma il primo partner commerciale della Turchia nel Mediterraneo e il secondo tra i Paesi dell’Unione Europea, risultati che riflettono una relazione economica che cresce di profondità anno dopo anno.
Questa crescita è sostenuta da un lato dalla competitività e dall’eccellenza del “Made in Italy” in settori chiave quali le infrastrutture, il tessile e la meccanica, oltre alla presenza di oltre 1.500 aziende italiane in Turchia, alcune delle quali con una presenza storica e radicata sul territorio. Dall’altro lato, la Turchia si posiziona come un mercato sempre più attraente grazie a una solida base produttiva e una forza lavoro altamente qualificata.
Sebbene non sia mai facile fare previsioni, credo che in futuro il rapporto tra Italia e Turchia continuerà a rafforzarsi sotto ogni punto di vista. In questo senso, il prossimo vertice intergovernativo che si terrà in Italia sarà un’occasione cruciale per consolidare i risultati raggiunti e aprire la strada a nuove opportunità di cooperazione bilaterale.
Quali sono i settori più promettenti per un’impresa italiana che vuole investire in Turchia?
I settori su cui investire i nostri sforzi per sviluppare ulteriormente il tessuto di collaborazione sono tanti, vanno dall’energia alla meccanica, dal digitale all’industria dello spazio. Ma senza trascurare i settori tradizionali che hanno reso e rendono forte la cooperazione industriale tra i due Paesi. Italia e Turchia sono economie manifatturiere, con un elevato grado di integrazione e su questa sinergia credo sia utile continuare a lavorare.
Un altro settore chiave è quello delle infrastrutture: la domanda di modernizzazione delle reti di trasporto e delle strutture logistiche rappresenta un terreno fertile per le aziende italiane attive in costruzioni, ingegneria e soluzioni innovative.
Infine, il settore della difesa sta attraversando una fase di sviluppo e investimenti strategici in Turchia.
L’Italia è molto rappresentata in Turchia a livello istituzionale. Che ruolo ha la vostra Ambasciata nell’assistere le imprese italiane interessate a entrare nel mercato turco?
L’Ambasciata ad Ankara, insieme al Consolato Generale di Istanbul ed il Consolato di Izmir e agli altri attori del sistema Italia, è un punto di riferimento essenziale per le imprese italiane interessate al mercato turco. Lavoriamo in stretta sinergia con l’Ufficio ICE di Istanbul e con le Camere di Commercio italiane di Istanbul e Izmir, garantendo un supporto operativo mirato e una promozione efficace delle eccellenze del “Made in Italy”.
Offriamo assistenza diretta agli imprenditori già presenti o a quelli che intendono investire, facilitando il dialogo con le autorità locali e con potenziali partner commerciali. Il nostro obiettivo è accompagnare le aziende italiane in ogni fase del loro percorso di crescita in Turchia, aiutandole a sfruttare al meglio il potenziale del mercato locale.
Da questo punto di vista, come mi piace spesso ricordare, la rete diplomatica qui in Turchia è il miglior alleato per tutte le aziende italiane desiderose di esplorare le opportunità che questo Paese può offrire.
L.R.
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