Skip to content Skip to footer

Turismo culturale sempre più ricco, Italia prima in Europa

12 miliardi di ricavi previsti entro il 2028. Il Vecchio Continente, trainato da Italia e Germania, si prende la scena, generando la metà delle entrate totali fra città d’arte e musei (+58% l’anno scorso). Presenze e fatturati in crescita anche per le Capitali della Cultura italiane, dopo l’exploit di Procida nel 2022, ora puntano in alto Bergamo e Brescia Turismo e città d’arte traino dell’economia e il vessillo di Capitale della Cultura italiana rappresenta un volano extra per presenze e entrate del territorio.

Bergamo e Brescia, cui spetta tale onorificenza per l’anno in corso lo sanno bene e puntano proprio su questo per una ripresa verticale delle loro attività dopo gli ultimi anni difficili, mentre tutta l’Italia può vantare un patrimonio artistico e storico così ricco da imporla al primo posto proprio nella classifica europea dei Paesi con il fatturato maggiore generato dal turismo culturale.

Il turismo culturale in Europa potrebbe raggiungere i 12 miliardi di fatturato entro il 2028, con Italia e Germania a fare da traino del mercato, come emerge da una ricerca della Fondazione Città Identitarie. Propulsore di questo risultato proprio il fattore cultura: secondo il portale GlobeNewswire il settore nel 2021 ha sfiorato i 5 miliardi nel 2021 nel Vecchio Continente capace di generare la metà delle entrate totali grazie alla presenza sul territorio di musei, borghi e attrazioni uniche; ma anche festival, premi e iniziative didattiche.

Amplificatori incontrastati di questo successo sono i social network, dove una foto, un video possono diventare virali, con migliaia di “like”, commenti e condivisioni, e raggiungere milioni di persone in un battito d’ali.

Milano, Roma, Napoli e Firenze, scrigni di storia e gioielli artistici unici al mondo.  Le quattro città d’arte infatti, sono diventate trend virali sui social: su Instagram le 3 città culturali più gettonate sono Milano, dove #milano conta circa 39 milioni di contenuti; Roma, con 36 milioni di post pubblicati e Napoli con 21 milioni. Fuori dal podio Firenze con 12 milioni di contenuti e Venezia con quasi 11 milioni. Tik Tok, invece, ribalta la situazione: Napoli è al primo posto con 17 miliardi di views, poi Roma con 11 miliardi e Milano con 7,5 miliardi. Non cambia, invece, la situazione di Firenze, che conta un miliardo di visualizzazioni e Venezia con circa 980 milioni. «Non è un caso che il nostro Paese sia una delle eccellenze in termini di turismo culturale» afferma Edoardo Sylos Labini, presidente della Fondazione Città Identitarie e ideatore del movimento Cultura Identità. «L’Italia è un polo di ricchezza sia in termini naturali sia artistici che, però, vanno promossi al meglio; per farlo è fondamentale ripartire dai borghi. In quanto fondazione e realtà fortemente radicata sul territorio, grazie all’adesione dei quasi 8mila comuni italiani, promuoviamo la storia, l’arte e la cultura del made in Italy; con un linguaggio contemporaneo, applicato a un circuito di eventi e festival, raccontiamo l’Italia più piccola, quella più bella, che a oggi rappresenta circa il 70% dello Stato».

Ad approfittare di questo momento d’oro potrebbero essere Bergamo e Brescia, che quest’anno hanno ereditato lo scettro di Capitale della Cultura italiana da Procida che nei suoi dodici mesi in carica ha raddoppiato presenze e incassi, sfiorando i 600mila sbarchi di turisti arrivati appositamente sull’isola. Ma il boom turistico non sarebbe esclusiva del isola campana, lo dicono i numeri, che raccontano come dal 2014, anno in cui è stato istituito il titolo che viene assegnano dal ministero della Cultura (Mibact), si è registrato un +9% complessivo negli arrivi turistici delle città insignite (+8% delle presenze): essere Capitale della cultura paga. Non è, infatti, solo e semplicemente un titolo, ma anche una grande opportunità di visibilità e di ritorno economico.

Show CommentsClose Comments

Leave a comment

Potrebbe interessarti anche...