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Un incidente informatico su tre è causato da ransomware

Nova  ricerca di Kaspersky, condotta tra il 2022 e il 2023, evidenzia un’ escalation dei gruppi ransomware mirati. I dati indicano un aumento globale di questi gruppi pari al 30% rispetto al 2022, insieme a un incremento del 71% delle vittime riconosciute dei loro attacchi. A differenza degli attacchi random, questi gruppi prendono di mira agenzie governative, organizzazioni di rilievo e individui specifici all’interno delle aziende. Dal momento che i cyber criminali continuano a mettere a punto attacchi sempre più sofisticati ed estesi, la minaccia alla sicurezza informatica diventa sempre più incombente.

Nel 2023, Lockbit 3.0 è stato il ransomware più diffuso, grazie a una fuga di notizie sul builder nel 2022 che ha consentito di generare varianti personalizzate che hanno colpito le organizzazioni di tutto il mondo. BlackCat/Alphv si è classificato al secondo posto fino al dicembre 2023, quando un’azione congiunta dell’Fbi e di altre agenzie ha interrotto le sue operazioni. Tuttavia, BlackCat si è rapidamente ripreso, sottolineando la resilienza dei gruppi di ransomware. Al terzo posto della classifica c’è Cl0p, che ha violato il sistema di trasferimento gestito di file Moveit, con un impatto su oltre 2,5 mila organizzazioni fino a dicembre 2023, secondo quanto riportato dalla società di sicurezza neozelandese Emsisoft.

Nel report State of Ransomware 2023, Kaspersky ha identificato anche diverse famiglie di ransomware degne di nota, tra cui BlackHunt, Rhysida, Akira, Mallox e 3AM. Inoltre, con l’evoluzione del panorama dei ransomware, stanno emergendo gruppi più piccoli ed elusivi, che rappresentano una nuova sfida per le forze dell’ordine. Secondo la ricerca, la diffusione delle piattaforme Ransomware-as-a-Service (RaaS) ha ulteriormente complicato il panorama della cybersecurity, sottolineando la necessità di adottare misure proattive.

Il team di Incident Response di Kaspersky ha rilevato che gli attacchi ransomware hanno rappresentato un incidente di cybersecurity su tre nel 2023. Dalla ricerca è emerso che gli attacchi tramite contractor e service provider sono vettori importanti, che facilitano le aggressioni su larga scala con un’efficienza allarmante. Nel complesso, i gruppi ransomware hanno dimostrato una conoscenza sofisticata delle vulnerabilità della rete, utilizzando una varietà di strumenti e tecniche per raggiungere i loro obiettivi. Hanno utilizzato strumenti di sicurezza ben noti e sfruttato vulnerabilità pubbliche e comandi nativi di Windows per infiltrarsi tra le loro vittime, evidenziando la necessità di solide misure di cybersecurity per difendersi dagli attacchi ransomware e dai domain takeover.

“Con la diffusione del ransomware-as-a-service e l’aumento di attacchi sempre più sofisticati da parte dei criminali informatici, la minaccia alla cybersecurity diventa sempre più grave. I ransomware si confermano essere una minaccia molto grave, in grado di infiltrarsi in settori critici e di colpire anche le piccole imprese. Per combattere questa minaccia pervasiva, è indispensabile che individui e organizzazioni rafforzino le proprie difese con solide misure di cybersecurity. L’implementazione di soluzioni come Kaspersky Endpoint Security e l’adozione di funzionalità di Managed Detection and Response (MDR) sono fondamentali per proteggersi dall’evoluzione delle minacce ransomware”, ha commentato Dmitry Galov, Head of Research Center GReAT di Kaspersky.

 

Il report completo State of Ransomware è disponibile su Securelist.com.

 

 

 

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