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UniCredit acquisisce Banco Bpm, Commissione approva il progetto

L’approvazione della fusione da parte della Commissione è subordinata al pieno rispetto degli impegni assunti da UniCredit per rispondere alle preoccupazioni della Commissione relative al livello di concorrenza nel settore bancario italiano. Parallelamente, la Commissione ha respinto la richiesta dell’autorità garante della concorrenza italiana di rinviare la fusione alla sua attenzione ai sensi della normativa italiana sulla concorrenza.

L’indagine della Commissione

UniCredit e Bpm offrono entrambe servizi di corporate banking a piccole e medie imprese (Pmi) e grandi aziende (Lcc), oltre a servizi di retail banking, servizi assicurativi e di gestione patrimoniale . UniCredit opera in modo significativo in Italia, Germania e nell’Europa centro-orientale. Bpm opera principalmente in Italia.

L’indagine della Commissione ha rilevato che:

  • a livello locale, l’operazione proposta solleverebbe preoccupazioni in termini di concorrenza nei mercati dei depositi e dei prestiti, sia per i consumatori al dettaglio che per i servizi bancari alle Pmi. Data la forte sovrapposizione orizzontale tra le attività e le filiali delle società in 181 aree locali, la Commissione temeva che le società potessero aver acquisito un eccessivo potere di mercato, con il potenziale conseguente aumento dei prezzi e una riduzione della concorrenza in tali aree.
  • a livello regionale, l’operazione proposta non solleverebbe invece preoccupazioni in termini di concorrenza per i servizi bancari delle LCC, poiché diversi altri concorrenti consolidati rimarrebbero attivi sul mercato anche dopo l’operazione.
  • l’operazione non solleva preoccupazioni circa possibili rischi di coordinamento nel mercato bancario italiano, a causa (i) della natura frammentata e competitiva del mercato; (ii) della scarsa trasparenza nei prezzi al consumo; e (iii) del monitoraggio limitato da parte dei concorrenti del rispettivo comportamento di mercato sia a livello regionale che provinciale.

I rimedi proposti

Per rispondere alle preoccupazioni della Commissione in materia di concorrenza, UniCredit si è impegnata a cedere 209 filiali fisiche situate in aree locali problematiche in tutta Italia .

Tali impegni  rispondono pienamente alle preoccupazioni in materia di concorrenza  individuate dalla Commissione, eliminando la sovrapposizione orizzontale tra le attività delle società in tali settori e garantendo il mantenimento della concorrenza.

La Commissione ha concluso che non sussistono motivi validi che giustifichino il rinvio dell’operazione all’Italia. La Commissione ha un interesse particolare a garantire il mantenimento della concorrenza in settori quali quello bancario e assicurativo, che rivestono un’importanza cruciale per lo sviluppo economico dell’Unione dei mercati dei capitali e dell’Unione del risparmio e degli investimenti. Inoltre, la Commissione è nella posizione ideale per trattare l’operazione, avendo maturato una significativa competenza nell’analisi dei mercati bancari. La Commissione ha pertanto respinto la richiesta.

 

 

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