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Unioncamere Veneto e Federazioni di categoria dialogano con gli europarlamentari veneti sul tema dello sviluppo economico

La ricognizione dei dossier aperti, un momento di ascolto, interlocuzione e confronto con categorie economiche e parti sociali sui temi chiave per comprendere i meccanismi regolatori e le modalità per incidere nel processo legislativo, un ruolo di interfacciamento permanente che l’Unione regionale delle Camere di Commercio si candida a gestire, per proseguire il dialogo con le istituzioni europee.

È il bilancio dell’incontro con gli europarlamentari Alessandra Basso, Gianantonio Da Re e Achille Variati (in collegamento video) organizzato e coordinato da Unioncamere del Veneto nella sede della Camera di Commercio di Treviso, cui hanno partecipato i rappresentanti delle categorie economiche tra cui le Camere di Commercio territoriali, Cna Venezia con Associazione Abbav – Locazioni Brevi, B&B, Case Vacanza, Coldiretti Veneto, Confindustria Veneto e Confindustria Veneto Est, Legacoop Veneto, Confartigianato Veneto, Casartigiani e Confcooperative Veneto.

Turismo e affitti brevi, indicazioni geografiche di prodotti artigianali, marchi IGP e DOP e difesa dei prodotti Made in Italy, lavoro forzato, imballaggi, rifiuti e materie critiche, transizione ecologica, guerra in Ucraina sono i temi toccati nell’incontro istituzionale, che ha permesso di dare continuità alle relazioni riaccese nel corso della visita istituzionale a Bruxelles a maggio scorso.

“L’Europa viene percepita come distante – ha commentato il Presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza – ma gli incontri con gli Europarlamentari veneti a Bruxelles hanno dimostrato che è vicina e che possiamo lavorare insieme per incidere sui processi legislativi. Daremo continuità all’organizzazione di questi tavoli di lavoro che si sono rivelati proficui per raccogliere e far presenti le istanze del territorio. Penso sia necessario portare avanti un’azione di lobbying per affrontare insieme le sfide di questo complesso momento storico. E il sistema camerale può avvicinare il mondo produttivo italiano al linguaggio e al funzionamento delle istituzioni europee”.

Le categorie hanno chiesto, in particolare, attenzione per le esigenze delle imprese in questa fase di cambiamento e l’impegno della politica ad intervenire a supporto del tessuto imprenditoriale, rispettando i tempi del mondo economico e produttivo che ha l’esigenza di muoversi con rapidità e sicurezza.

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