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Università di Parma celebra il Giorno della memoria con due eventi in calendario

Sono due le iniziative che l’Università di Parma ha organizzato quest’anno per celebrare il Giorno della memoria, in ricordo delle vittime della Shoah.

La prima è in realtà in calendario per il 24 gennaio, in vista della ricorrenza del 27, mentre la seconda parte il 27 e si sviluppa per altre due date.

Venerdì 24 gennaio nella Chiesa di San Francesco del Prato, si è svolta “Questo è stato un uomo. Vita e opere di Primo Levi: conferenza-spettacolo dedicata a Primo Levi, scritta e interpretata da Lorenzo Bastida su testi di Levi, accompagnata al violoncello da Volfango Dami. L’iniziativa si propone di avvicinare il pubblico alla personalità umana e letteraria dello scrittore torinese, attraverso recitazioni che ricostruiscono l’itinerario della sua produzione narrativa, saggistica e poetica. La riflessione su quale sia la condotta più “giusta” in uno scenario che impone la discriminazione o la violenza sarà infine attualizzata con una breve presentazione a cura del Movimento Nonviolento.

Si tratta del primo appuntamento del ciclo La giustizia alle sue fonti, organizzato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale – Cirs dell’Università di Parma in collaborazione con i corsi di studio in Servizio sociale e in Programmazione e gestione dei servizi sociali, il Movimento Nonviolento, la Rassegna ‘Mi prendo il mondo’, la Comunità francescana di San Francesco del Prato e con il sostegno della Fondazione Monteparma.

La seconda iniziativa è la rassegna La vittima, il carnefice e l’industria: Hollywood e la Shoah tra rappresentazione, divismo e diaspora, in programma per il 27 gennaio e per il 3 e il 10 febbraio al Cinema D’Azeglio, a ingresso gratuito.

È un percorso di tre lezioni-proiezioni per illustrare il rapporto fra il cinema statunitense e le tematiche connesse alla persecuzione delle persone ebree e alla costruzione di una narrazione cinematografica del genocidio. Ogni incontro sarà dedicato a un diverso aspetto del legame tra le conseguenze delle politiche razziste del nazismo, sia per quanto riguarda il vissuto di lavoratrici e lavoratori del comparto cinematografico sia per quanto riguarda il ciclo produttivo delle opere dedicate a questo specifico tema.

Il primo appuntamento (abbinato al film I ragazzi venuti dal Brasile) sarà incentrato sulle strutture narrative e sulle convenzioni di genere su cui Hollywood ha innestato il racconto della Shoah. Il secondo (La scelta di Sophie) rifletterà su come il film sulla Shoah rappresenti un efficace veicolo non solo per il consolidamento delle carriere divistiche di attori e attrici ma anche un vero e proprio “sottogenere” hollywoodiano. Il terzo e ultimo (Testimone di accusa) sarà dedicato a lavoratrici e lavoratori del cinema che in fuga dalla Germania nazista trovarono rifugio (e una nuova vita creativa) a Hollywood.

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