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L’Osservatorio Segugio.it ha raccolto alcuni consigli utili per prepararsi a un viaggio all’estero e gestire i pagamenti durante il viaggio, per esempio è utile avere una o più carte di pagamento con sé, anche utilizzando i wallet digitali e facendo sempre attenzione che ogni carta sia effettivamente utilizzabile nel Paese meta del proprio viaggio.

Prima di partire è importante tenere in considerazione quelli che potrebbero essere i costi del viaggio. In area euro non ci sono commissioni particolari da considerare sui pagamenti. Le cose però cambiano per i viaggi in un Paese in area extra euro. Infatti, in questo caso, bisogna considerare il tasso di cambio che, molto spesso, viene incrementato di un importo percentuale, definito nelle condizioni contrattuali della carta.

La maggiorazione del tasso di cambio rappresenta uno dei parametri principali da considerare prima di mettersi in viaggio. A fare il punto sulla questione è la nuova indagine dell’Osservatorio Segugio.it che ha analizzato le proposte di 23 istituti bancari attivi sul mercato italiano e di 54 carte di pagamento (credito, debito e prepagate) per verificare quelli che potranno essere i costi da sostenere per le transazioni all’estero.

I costi delle transazioni in valuta diversa dall’euro

I dati raccolti dall’Osservatorio confermano che in media le banche attive in Italia applicano una maggiorazione dell’1,75% dell’importo transato per le transazioni effettuate in valuta diversa dall’euro. Questo valore non è uguale per tutte le carte e tutti gli istituti. Le differenze tra le singole carte, anche quando emesse da una stessa banca, possono essere significative.

Tra il campione di carte analizzato, infatti, la maggiorazione varia passando da carte che non applicano maggiorazioni al tasso di cambio per le transazioni non in euro e arrivando a carte che applicano il 3%. I dati raccolti sono sostanzialmente in linea con le rilevazioni del 2024, seguendo che il mercato si è oramai stabilizzato, almeno per quanto riguarda i costi legati all’uso delle carte all’estero.

C’è un’altra differenza da considerare: la percentuale media varia anche in base al tipo di carta utilizzato. Per le prepagate, ad esempio, si registra un dato medio di 1,7% mentre per le carte di debito il dato è di 1,74%. La maggiorazione è più alta per le carte di credito, con un dato medio di 1,79%, tenendo conto delle carte “classic”, ovvero delle proposte entry level delle banche.

La maggiorazione del tasso si applica anche in caso di prelievo di contanti in valuta diversa dall’euro. In questo caso, le più sfavorite sono sempre le carte di credito, dove in genere viene applicata una commissione percentuale (del 3-4%) all’importo convertito in euro (con tasso maggiorato).

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