L’Ambasciata d’Italia a Vienna, in collaborazione con la Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a Vienna, ha ospitato a Palazzo Metternich un evento co-organizzato con il World Energy Council (Wec) Austria, dal titolo Bridging Continents with Green Energy: North Africa’s Hydrogen Route to Europe.
L’evento, che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico di esperti del settore, si inserisce nell’ambito di una serie di Energy Talk organizzati periodicamente dal Wec Austria (rappresentato, per l’occasione, dal Vicepresidente Berislav Gaso) in collaborazione con diverse sedi diplomatiche.
L’incontro di si ricollega tematicamente alla riunione ministeriale e forum imprenditoriale “Corridoio Meridionale dell’ Idrogeno – SoutH2”, ospitati il 21 gennaio a Roma presso il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, alla presenza del Vice Presidente Tajani, del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin e i di Austria, Germania, Algeria, Tunisia, Commissione Europea e Svizzera (in qualità di osservatore).
Al centro della discussione ospitata a Palazzo Metternich, i progetti legati alle energie rinnovabili, con un focus particolare sull’idrogeno ed il suo trasporto anche attraverso appositi piani di riqualificazione di parte delle infrastrutture energetiche già esistenti.
L’Ambasciatore Pugliese, nel suo saluto di benvenuto e ricordando la sua esperienza di Ambasciatore d’Italia in Algeria, ha sottolineato “l’enorme potenziale che, anche nell’ottica dell’attuazione del Piano Mattei per l’Africa, i paesi di quel continente possiedono in termini di possibile produzione di energia a zero emissioni” ma – al contempo – “l’importanza di coniugare questo ambizioso obiettivo con le innumerevoli variabili che connotano il mercato energetico e che devono essere pertanto attentamente valutate nelle loro implicazioni tecnologiche, economiche e geopolitiche. Il corridoio rafforzerà sul piano della transizione energetica le interconnessioni del nostro Paese con l’Austria, già oggi significative per ciò che riguarda la sicurezza energetica attraverso la pipeline Snam – Tag, che, grazie ad aggiustamenti, potrà in futuro essere utilizzata per il passaggio dell’idrogeno”.